TAGLIO DEL NASTRO ALL’ARCHEOPARCO DI CERSOSIMO
Sito Greco-Lucano destinato a diventare un polo culturale di riferimento, tra passato e innovazioni
«In un’atmosfera suggestiva e favolosa, si è tenuta l’inaugurazione dell’Archeoparco Cersosimo alla presenza di un pubblico numeroso ed entusiasta». Con queste parole l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Domenica Paglia, che prosegue: «Grazie a quanti sono intervenuti, all’Assessore regionale Francesco Cupparo, al Consigliere regionale Piero Lacorazza, ai Sindaci ed ex Sindaci dell’area, ai cittadini di Cersosimo e a quelli venuti da lontano per esplorare un percorso fatto di storia arte e tecnologia».
L’Archeoparco, destinato a diventare un polo culturale di riferimento per la regione, combinando la bellezza del passato con le innovazioni del presente è un nuovo spazio dedicato alla valorizzazione del sito archeologico Greco-Lucano, risalente al IV sec. a.C. in località Castello.
Il sito sarà patrimonio archeologico anche con esperienze immersive e interattive, con un percorso fruibile anche da persone diversamente abili.
Ricco ed articolato il programma per il taglio del nastro, con una serie di eventi che hanno coinvolto i partecipanti in un percorso che fonde storia, arte e tecnologia.
L’inaugurazione ufficiale ha visto un Workshop archeologico a cura di Lara Cossalter, una passeggiata archeologica guidata agli scavi, e poi la rappresentazione di “Eneide-Sogno italico degli Dei” a cura della compagnia Forme di Terre, per proseguire con l’istallazione multimediale e interattiva “Scuotere il cielo” di Carlo Gioia ed Elena Zottola. L’evento è terminato con lo spettacolo multimediale e interattivo “Armonia”.
Cersosimo così suggella la sua importanza storica ed archeologica:
«L’Acropoli del paese è circondata da “mura ciclopiche” che contraddistinguono le tecniche di insediamento del popolo Lucano che si stanziò in Basilicata a partire dal V sec. a. C.. L’intera zona della fortificazione, nella quale sono stati ritrovate tracce importanti e consistenti relative a più insediamenti abitativi, si sviluppa su circa 4 ettari di terra. Nell’intero sito sono stati rinvenuti varie suppellettili e strutture di abitazioni risalenti a tre periodi diversi: XV-XIV sec. a.C. (Medio Bronzo); VI-V sec. a.C. (Colonizzazione greca); IV-III sec. a.c. (sito dei Lucani). Sono state trovate inoltre le fondazioni di numerosi edifici a pianta rettangolare di grande importanza e in buono stato di conservazione riferibili al centro abitato fortificato di età ellenistica IV-III sec. a.C.; Un’area sacra, risalente allo stesso periodo, di 382 mq.; Un edificio detto “dei pithoi” per i grandi recipienti contenente vino. Ulteriori elementi tangibili che caratterizzano il bene è vasellame di varia natura come caccabè, chytrai, clibani, skyphoi, piatti ecc., e soprattutto antiche monete in bronzo risalenti al III sec. a. C. tra le quali una importantissima perché ha l’etnico “dei Lucani».