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UDS E DONNE, A PESCOPAGANO IL CORSO GRATUITO

«Gestire momenti di panico uniti ad una maggior consapevolezza di noi, sentire e vivere le proprie emozioni»

L’Amministrazione comunale di Pescopagano in collaborazione con l’Accademia UDS, propone un percorso gratuito di “Autostima al femminile”.

«Possono partecipare donne a partire da 13 anni a salire, senza limite di età. Tale corso – spiegano gli organizzatori- si basa su metodologie innovative che collegano la prevenzione a un miglioramento psicologico legato alla crescita dell’autostima. Come gestire momenti di panico uniti ad una maggiore consapevolezza di noi stessi, sentire e vivere le proprie emozioni».
Il percorso dedicato alle donne vedrà affrontati tra i temi, «l’analisi dell’autostima, l’importanza della confort zone, gli elementi basilari della consapevolezza, lo studio delle emozioni, la teoria dello specchio, i pilastri della consapevolezza, le emozioni negative, ed anche esercitazioni pratiche». Il primo incontro si terrà giovedì 10 ottobre presso il Forum dei Giovani di Pescopagano.

Purtroppo aumentano esponenzialmente, nelle città come nei paesi d’Italia, le aggressioni nei confronti delle donne, violentate fisicamente e psicologicamente, vittime di stalking, di persecuzioni e di atti di violenza che portano anche alla morte. Proprio per aumentare la consapevolezza di una difesa che non sia solo fisica, Pescopagano avvia il “percorso” «semplice, innovativo e funzionale che mette al centro l’istinto, l’equilibrio e la percezione dello spazio per rispondere non con la violenza ma con autocontrollo e sicurezza». Il corso gratuito a cura dell’Accademia Uds, si basa infatti su un «metodo di prevenzione motoria e psicologica semplice e innovativo».

«La prevenzione è diventata il cardine della vita quotidiana delle donne in altre occasioni si basa sugli aspetti dell’attenzione, della concezione, dello spazio-tempo, dell’istinto, del superamento di paure improvvise, del saper trovare equilibrio corporeo immediato e soprattutto dell’aumento dell’autostima -aveva spiegato a Cronache l’organizzatore dell’incontro svoltosi anche in altri comuni lucani- La donna non potrà mai competere fisicamente con l’uomo e non lo vuole nemmeno. La donna pretende rispetto e pari dignità e non lo si ottiene solo con l’imparare tecniche fisiche da contrastare, ma aumentando la consapevolezza di saper gestire lo spazio intorno, le persone di fronte, saper gestire il loro rapporto tra gli altri».

Se è difficile guardare i volti di tutte le donne uccise nel 2023 e in questo del 2024, spesso per mano di chi conoscevano bene, è complicato anche delineare i contorni e le sfumature di un fenomeno complesso come la violenza di genere nel nostro Paese. Tanti fili diversi conducono all’intricata matassa di una labile attenzione alla prevenzione, cruciale per scardinare la cultura di una società sempre più violenta fisicamente, psicologicamente e socialmente. Ben vengano pertanto percorsi che aiutino le donne anche ad avere una maggiore percezione di sé nel contesto in cui vivono e non solo.

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