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NEMESI POLITICHE

TACCO&SPILLO

L’abbiamo detto mille volte, anche a rischio d’essere ossessivamente malinconici e monotematici, ma prima o poi lo storytelling lunare di questo centrodestra non avrebbe più infinocchiato nessuno e sarebbe andato a sbattere contro l’incazzatura vendicativa dei cittadini. Ora non per fare sociologia politica e ricordare felicemente Weber, ma bisogna riconoscere che dopo anni di problemi irrisolti, amichettismo istituzionale, figuracce nazionali e bilanci in rosso, tanto per stare in un breve e sapido elenco, la fase d’innamoramento tra patrioti e lucani è finalmente sfumata in una separazione in casa con prove elettorali inequivocabili che avrebbero dovuto far tremare i polsi a tutti e su cui invece c’è la rimozione furbastra, peraltro anche offensiva per verità ed autocritica in cui pur si dovrebbe specchiare la politica, anche quella appassionata di parrucche e autocelebrazioni. Così Matera, Potenza, le due province stanno ormai a mostrare che la nemesi politica è già all’opera meritoria e che se non ci fosse stata Azione e IV la Regione avrebbe fatto la stessa misera fine, con buona pace dei venticelli di vanità indecente dei soliti patriottici assessori. Canta Deamante:“Ora che fai…Nemesi Nemesi Nemesi…”

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