AttualitàBasilicataBlog

IL SILENZIO CHE CONFERMA

Giordano non smentisce la notizia lanciata da Cronache, sulle sue strategie per essere candidato governatore del nascente campo largo

Giordano non smentisce le nostre in- discrezioni. Come si sa in politica quando non si smentisce qualcosa è perché non si può smentire, soprattutto quanto è qualcosa che è particolarmente delicata, complessa e lunga come la partita per la scelta del candidato Presidente del centrosinistra in Basilicata. A chi dovesse avere qualche dubbio ricordiamo che, mentre tutti giocavano ad altre partite e crede- vano di poter ottenere altri risultati, noi anticipammo di quasi un anno la riconferma della candidatura di Bardi come il fatto che il centrodestra aveva deciso di ricandidare Guarente (candidatura e ufficializzata soltanto dopo il ritiro indotto del Sindaco uscente), così come dicemmo che il candidato migliore per il centrosinistra sarebbe stato Marrese e che, alla fine, non sarebbe stato candidato Chiorazzo. Abbiamo le fonti interne ai Partiti ma, soprattutto, abbiamo la capacità di comprendere dai piccoli rantoli di vento quale sarà la direzione della burrasca. L’analisi politica è elemento essenziale della previsione e si fonda sui due elementi della conoscenza dei fatti e dell’applicazione della logica. A noi non mancano nessuno dei due elementi fondanti. Consentiteci ogni tanto di lodarci e di dire che non tiriamo ad indovinare, semplicemente analizziamo tutti gli elementi che abbiamo a disposizione.

LA LEGISLATURA BREVE

Le elezioni politiche si so- no tenute nel settembre del 2022. Il rinnovo del Parlamento, se la legislatura co- me sembra arriverà fino alla fine, si terrà nel settembre del 2027, esattamente tra tre anni. La Legge non consente ai Presidenti di Regione di tentare la terza elezione consecutiva. Il Presidente Bardi è già al secondo mandato e non potrà ricandidarsi. Tutto ciò gli dona la massima autonomia decisionale possibile durante questa legislatura ma anche la legittima ambizione di candidarsi al Parlamento. È quasi una prassi politica consolidata quella della candidatura in Parlamento del Presidente che ha fatto due legislature soprattutto se la sua azione è condivisa dai Partiti della coalizione. La Legge costruisce una incompatibilità tra la carica di Parlamentare e quella di Presidente della Regione. Il Generale, dunque, dovrà dimettersi qualora fosse eletto in Parlamento. Le dimissioni del Presidente di Regione de- terminano l’immediato scioglimento del Consiglio Regionale. Ciò su cui tutti scommettono è che nel settembre del 2027 si dovrà arrivare ad elezione anticipate in Consiglio Regionale. Il tempo breve co- stringe tutti ad anticipare le proprie mosse. Se il centrodestra ha l’antica prassi di lasciare la decisione al riservatissimo tavolo romano, il centro- sinistra si muove sempre con le lunghissime trattative territoriali.

IL CAMPO LARGO

Ovviamente per sperare di giocarsi le elezioni politiche il centrosinstra deve provare ad allargare i propri confini. La capacità del Partito Democratico di allargarsi è esaurita e la coalizione progressista non sembra avere altri partiti in grado di ampliare il campo di gioco. Alle scorse elezioni politiche il PD, indeciso se allearsi con i centristi o con il M5S (stante l’incompatibilità tra le due forze politiche) fu capace di rimanere con il cerino in mano e a raccogliere una delle più sonore sconfitte della sua storia. Oggi il dubbio rimane ma, per giocarsi la partita fino in fondo per il Governo Nazionale la coalizione dovrà cercare di aggregare sia i centristi che il Movimento o, almeno, parti dei due schieramenti. Non a caso al centro, come nel M5S iniziano le discussioni interne che aprono a possibili scissioni, riformulazioni politiche e tutta la liturgia che da sempre caratterizza i ludi cartacei delle elezioni.

IL FUTURO DELLA BASILICATA

Comunque vada le elezioni regionali si svolgeranno in Basilicata dopo le elezioni Politiche. Per quella data, cioè, la coalizione alternativa al centrodestra che governa sia a Roma che nella nostra Regione si sarà già composta e avrà già avuto la possibilità di definire il proprio perimetro. Verosimilmente, oltre al PD ci sarà la parte del M5S che sopravviverà alla crisi matrimoniale tra Grillo e Conte e quella parte di centristi che non avrà trovato collocazione nel centrodestra. In pratica un campo largo ma non larghissimo. In questo contesto prova ad immaginare le proprie mosse Christian Giordano. Il Sindaco di Vietri di Potenza è uomo astuto, è un pentastellato con lo scudo crociato. Più democristiano che estremista, più avvezzo alla tattica che al- l’urlo, più mediatore che fanatico idealista. Sa bene che il Partito Democratico non ha un nome da spendere per la Presidenza della Regione e, comunque, il logorio tradizionale dei Dem lucani porterà sicuramente una parte del Partito a preferire qualsiasi opzione che non sia interna al Partito. Con queste persone Giordano ha già avviato i primi contatti ed, infatti, malgrado qualcuno gli abbia fortemente consigliato di smentire la notizia da noi riportata ieri, il Sindaco di Vietri ha preferito soprassedere. «I giornali tanto non li legge nessuno», «smentire è un modo per rinforzare la notizia», «ho cose più importanti cui pensare» sono le classiche frasi che sentiamo sempre dalle persone che non sono in condizione di smentire una nostra notizia. Ci sono state riferite anche questa vola. Sappiamo che è così, così come siamo sicuri che pezzetti diffusi dei Dem accarezzano l’idea. Giordano, del resto, fu eletto Presidente proprio grazie al sostegno di una parte del primo partito dell’opposizione che un tempo era Partito Regione ma ora è ridotto in brandelli di consenso, di potere e di struttura organizzativa. Noi siamo qui che attendiamo fiduciosi una smentita anche se siamo certi che anche oggi e domani il Sindaco di Vietri aspirante governatore e i suoi fidati amici fingeranno di non aver letto Cronache o che è inutile smentire per non rinforzare la notizia. Noi attendiamo fiduciosi.

Di Massimo Dellapenna

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti