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LAURINO AL CONVEGNO “ECOMUSEI” DI COLLIANO

Per il Responsabile Progetto “Borghi Belli Italiani”, sono una risposta efficace alle sfide delle Aree Interne

Michele Laurino, Responsabile del progetto “Borghi belli italiani” ha partecipato al Convegno “Ecomusei, Opportunità di sviluppo delle aree interne”, tenutosi a Colliano.

Il Comune, nel cuore pulsante della produzione del pregiato tartufo nero, ha ospitato difatti la 27esima edizione della Mostra Mercato Nazionale del Tartufo e dei Prodotti Tipici Locali. Nell’ambito di questa importante manifestazione, si è tenuto il convegno presso l’Aula consiliare, dedicato a un tema di grande attualità, ovvero gli Ecomusei come volano di sviluppo per le aree interne. Al tavolo dei relatori, esperti del settore e di rappresentanti istituzionali, hanno offerto l’opportunità di approfondire il ruolo degli Ecomusei nella valorizzazione del patrimonio culturale e naturale dei territori, con particolare riferimento alle aree interne.

Tra gli interventi, anche quello di Laurino, già Sindaco del Comune di Sant’Angelo Le Fratte, il quale «ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato alla valorizzazione dei borghi facendo rete tra i Comuni e aumentando così la capacità di coniugare tutela del patrimonio con sviluppo economico e sociale».

Gli ecomusei sono musei diffusi, che valorizzano il territorio e le sue comunità, intrecciando storia, cultura e natura. «A differenza dei musei tradizionali, questi non sono confinati all’interno di edifici, ma si estendono su tutto il territorio, coinvolgendo la popolazione locale in un percorso di valorizzazione del proprio patrimonio. Le aree interne, spesso caratterizzate da un forte spopolamento e da un declino economico, possono trovare negli ecomusei un’opportunità di rinascita. Valorizzando le proprie specificità culturali e ambientali, questi territori possono diventare destinazioni turistiche attrattive, generando nuove opportunità di lavoro e favorendo lo sviluppo economico».
I benefici degli ecomusei riguardano la tutela del patrimonio, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio culturale e naturale, favorendo la trasmissione alle future generazioni; lo sviluppo economico, attraverso il turismo culturale e la promozione dei prodotti locali, generando nuove opportunità di lavoro e favorendo lo sviluppo economico dei territori; Coesione sociale, coinvolgendo la popolazione locale nella gestione degli ecomusei, si promuove difatti il senso di appartenenza al territorio ed infine l’innovazione, in quanto questo tipo di museo è in grado di promuovere nuove forme di turismo sostenibile.

«Il convegno di Colliano -conclude Laurino riportandone la sintesi- ha rappresentato un’occasione importante per riflettere sul ruolo degli ecomusei nello sviluppo delle aree interne. Qui la presenza del tartufo, elemento distintivo dell’identità locale, offre un’opportunità unica per creare un ecomuseo diffuso, che valorizzi non solo il prodotto, ma anche le tradizioni, i paesaggi e le comunità che lo circondano. Dunque gli ecomusei rappresentano una risposta efficace alle sfide delle Aree Interne, offrendo un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. Valorizzando le specificità culturali e ambientali dei territori e possono contribuire a creare un futuro più prospero per le comunità locali».

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