ATELLA “MINACCIATA” DAL DEGRADO E DALL’INCIVILTÀ

Atella, un piccolo borgo del Vulture Melfese, è conosciuto per la sua storia, la bellezza dei suoi paesaggi e la cordialità dei suoi abitanti. Tuttavia, un fenomeno preoccupante ha messo in allerta la comunità: il degrado in cui versano i luoghi di aggregazione alimentato dall’inciviltà di alcuni giovani che, nella ricerca di svago, dimenticano il rispetto per gli spazi pubblici. Una serata tra amici, quattro chiacchiere, risate, drink e in un batter d’occhio ci si ritrova davanti ad installazioni tutt’altro che creative: bottiglie di birra, lattine e rifiuti di va- rio genere che abbandonati per terra, lasciano dietro di sé un triste scenario di incuria. Il centro urbano, un tempo curato rifugio per gli abitanti, si trasforma in una vera e propria discarica. Non è uno spettacolo bello da vedere, non solo per i residenti, che si trovano a dover confrontarsi con un’immagine deturpata del proprio paese, ma anche per i turisti che visitano Atella, attratti dalle sue bellezze storiche e paesaggistiche. «È vergognoso vedere come il comportamento irresponsabile di alcuni possa compromettere l’intera comunità. La spazzatura lasciata in giro non soltanto danneggia il decoro del nostro amato borgo, ma inquina anche l’ambiente» affermano i cittadini esasperati. I residenti allora chiedono maggiori controlli: «I ragazzi fanno quello che vogliono. Non c’è nessun controllo. Serve maggiore presenza sul territorio delle forze dell’ordine e della Polizia locale. È necessario scoraggiare comportamenti incivili e servono iniziative che educhino i giovani al rispetto dell’ambiente. Dobbiamo sensibilizzare le nuove generazioni. Non si può andare avanti così, è inaccettabile». Atella, come altre comunità, ha bisogno di un risveglio collettivo. Ogni cittadino, dai piccoli ai grandi, dovrebbe sentirsi parte di un processo di riqualificazione morale e ambientale. È fondamentale che sia i cittadini sia le istituzioni lavorino insieme per riportare il paese al livello di dignità che merita