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FOGGIA SI FERMA: CIRCA 10.000 PERSONE PER L’ADDIO A SAMUEL, MICHELE E GAETANO

La sindaca Episcopio: «Grazie per essere qui, per esservi fermati ed esservi uniti al dolore di queste famiglie e per il coraggio di guardare in faccia la morte»

Sulle tre bare bianche, allineate una accanto all’altra, sono adagiate le sciarpe e le bandiere rossonere, i colori della squadra del cuore di Samuel Del Grande, Michele Biccari e Gaetano Gentile, rispettivamente di 13, 17 e 21 anni, i tre giovanissimi Ultras del Foggia che sono tragicamente deceduti nell’incidente stradale sulla Potenza/Melfi di rientro dalla partita giocata al Viviani contro il Potenza. Lo Stadio Zaccheria di Foggia ha ospitato ieri pomeriggio alle ore 16:00 i funerali dei tre giovanissimi ragazzi. È il luogo che per loro è stato da sempre sintomo di passione, amicizia e condivisione con gli altri tifosi di fede rossonera. Nella tarda mattinata di ieri invece era stata chiusa la camera ardente, allestita presso l’adiacente palazzetto Preziuso, visitata da migliaia di persone fin da quando le tre salme erano giunte da Potenza. Poi lo Stadio gremito e a lutto. Un dolore palpabile ha avvolto le circa 10.000 persone sugli spalti, e sul prato familiari, parenti ed amici intimi, tutti vicini all’Arcivescovo monsignor Giorgio Ferretti che ha celebrato le esequie: «La morte di Gaetano, Michele e Samuel sbatte in faccia a tutti noi un’amara realtà, come uno duro schiaffo sul volto di chi è più giovane. La morte esiste, è reale! Fa parte della vita; ne è la fine e il compimento -ha asserito l’Arcivescovo- La morte è una verità che fuggiamo, anestetizziamo, non vogliamo ammettere ma è lì e aspetta dietro l’angolo tutti noi. Pensiamo: “Non è giusto!”. Non è giusta la morte di un giovane: di tre giovani. Non è giusto morire in questo modo». Moltissime le autorità ed istituzioni presenti, dall’Amministrazione comunale al Prefetto e il Ministro dello sport Andrea Abodi che ha sottolineato come «ritrovarsi dolorosamente in occasioni come queste è la testimonianza di sentimenti che ci sono e che troppo spesso vengono sacrificati. Dobbiamo cercare di renderli più presenti -ha aggiunto- Non bisogna aspettare una giornata dolorosa come questa per dimostrarlo. Gli Ultras sono una risorsa come tutte le tifoserie. Il calcio senza tifosi non esiste». Ed il Presidente del Foggia, Canonico: «Oggi siamo qui per condividere un dolore. Vivevano il calcio con amore e non saranno mai dimenticati, ma impressi nei nostri cuori. Come Presidente vi dico che i loro nomi resteranno nella nostra storia. Le parole non bastano per spiegare il vuoto. Solo la nostra vicinanza potrà lenire, in parte, la perdita così ingiusta e dolorosa. Il calcio è passione e unione che va oltre ogni rivalità che ci fa stare qui insieme. In questo momento doloroso non possiamo non ricordare i due ragazzi che stanno lottando per la vita. A loro va la nostra forza, siamo tutti con voi, non mollate. Qui c’è una città intera che vi aspetta». A Foggia la Sindaca Maria Aida Episcopo ha proclamato il lutto cittadino e in concomitanza con le esequie le strade nei pressi dello stadio Zaccheria sono state interdette al traffico. Annullato anche il maxischermo al di fuori dello Stadio, come inizialmente si era annunciato e sostituito con dirette streaming. Episcopio ha invitato la popolazione a gesti di vicinanza alle famiglie e a osservare un minuto di raccoglimento. «Cara Foggia – ha asseritograzie per essere qui. Grazie per esserti fermata in questi giorni ed esserti unita al dolore di queste tre famiglie. Grazie giovani per il vostro coraggio di guardare in faccia la morte»

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