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“MATERAMARE”: PER UN TURISMO ACCESSIBILE A TUTTI

Il progetto di mappatura dei luoghi per una vacanza fruibile anche da parte dei portatori di disabilità. Il 24 ottobre secondo appuntamento di presentazione a Montalbano

È un progetto sull’accessibilità e la fruibilità della Regione Basilicata con al centro la città di Matera. Si chiama “Materamare” ed ha la finalità di identificare, mappare ed elaborare dati relativi all’accessibilità dei servizi turistici della regione, bagnata da due mari, Maratea, unico sbocco sul Tirreno, e lo Jonio, che bagna la costa che “passa per” Matera. Ma al centro delle due coste, c’è anche a “la polpa”, la parte interna. Tra Matera e il mare, spiegano su Facebook, “un nuovo modo di vivere il turismo rurale e dei piccoli borghi tra aziende vitivinicole e cantine, degustazioni e chic nic, arte e paesaggi culturali, festival e location cinematografiche.” Il primo dei tre appuntamenti di lancio del progetto si è tenuto nei giorni scorsi alla Masseria Dagone, a Matera, tra le colline lucane. Il progetto parte da un lavoro di ricerca presentato da CFARA e finanziato dalla regione Basilicata nell’ambito del progetto “Itinerari Interregionali di turismo per tutti”, concordato tra 13 Regioni italiane e cofinanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Un progetto di inclusi ne, dunque, “che – spiegano sul sito – vuole suggerire percorsi attraversabili anche da persone con disabilità e migliorarne la disponibilità dal punto di vista logistico, architettonico, tecnologico, gestionale e informazionale, con la convinzione che una città, un territorio più inclusivo, è un luogo più attraente per chi viene da fuori e più vivibile per chi vive la città da dentro”. Famoso sulla costa jonica, a Mataponto, c’è per esempio, un lido che garantisce accessibilità al mare ai portatori di disabilità. Ma, evidentemente, non è l’unica struttura turistica accessibile del territorio. Dove sono le altre? Come fare per avere una mappa? Ecco, dunque, l’idea di “scambiarsi informazioni”, e di mappare il territorio attraverso una piattaforma web semplice nella consultazione e nell’ in- serimento di dati. Il progetto non tralascia strumenti ana- logici e infatti prevede anche la realizzazione di mappe cartacee oltre alla raccolta di video-testimonianze. Lo strumento utilizzato per l’individuazione della “realtà accessibile” di Matera e le due coste viene dall’open source: Open street map. Le strutture ricettive che collaborano al progetto avranno la possibilità di uno “scambio” di visibilità, con l’inserimento su Bookingable, il portale di prenota- zioni alberghiere che fornisce informazioni perché persone con disabilità possano decidere con consapevolezza dove trascorrere la loro vacanza. Matera al centro anche per le prime sperimentazioni di itinerari che partono dalla stazione e sono rafforzate da strumenti tattilo/visivi. Il progetto è sostenuto dalla Regione Basilicata, patrocinato dalla Fondazione Matera2019 e realizzato da C-Fara. Numerosi i partner, associazioni già attive sui temi dell’inclusione, della promozione turistica, della co-creazione e dell’open innovation. “Materamare” ha anche un blog per lo storytelling. E’ qui che si racconta, con un bel corredo di foto, dell’incontro alla Masseria Dragone, nei Sassi, del primo evento della “Rural Wine Experience”. Il secondo appuntamento per la divulgazione del progetto con la possibilità di dialogare con esperti e istituzioni sui temi del turismo sostenibile, è in agenda per il 24ottobre a Montalbano Jonico alle Cantine Crocco. L’evento è a numero chiuso e riservato agli operatori del settore turistico.

Di Rosa Leporace

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