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BENNARDI, È FINITA! ANDRETTA VERSO IL BIS

I consiglieri di opposizione si dimettono in massa e il Comune è finalmente libero. Senza il voto di Matera la candidatura di Bernardo muore sul nascere. Andretta oggi a Cronache Tv

Nunc èst bibèndum, nùnc pede lìbero/ Pulsànda tèllus, nùnc Saliàribus/Ornàre pùlvinàr deòrum/Tèmpus erèt dapibùs, sodàles.”, affidiamo ai versi del lucano Quinto Orazio Flacco la nostra gioia per la fine anticipata dell’amministrazione Bennardi. Matera si è liberata del peggior sindaco della sua storia. Matera si è sottratta dal giogo che le ha impedito non soltanto di crescere ma anche di continuare a muoversi, Matera finalmente può tornare ad immaginare un proprio futuro dopo aver dissipato in un rumoroso immobilismo tutto quanto si era costruito dopo la proclamazione della Città quale Capitale della Cultura. I cittadini di Matera dovrebbero erigere statue per i diciassette consiglieri comunali che ieri hanno mantenuto la propria parola e si sono recati dal notaio per firmare le contestuali dimissioni che, di fatto, determinano lo scioglimento del Consiglio Comunale, certificano il fallimento amministrativo dei Cinque Stelle e consentono alla Città dei Sassi di poter riprendere a re- spirare.

LA DETERMINAZIONE DEL CENTRODESTRA, LA COERENZA DEL PD

Il Consigliere di Fratelli d’Italia Augusto Toto nei giorni scorsi aveva iniziato un count down per misurare i giorni che lo separavano dalla fine del- l’amministrazione. La pagina facebook di Fratelli d’Italia Matera è stata la prima a dare la notizia del- la fine dell’amministrazione Bennardi “Matera è libera. La peggiore amministrazione della storia della nostra città torna a casa”. Il Partito di Giorgia Meloni è stato un autentico martello nei confronti di Bennardi, così come lo è stato il Consigliere Casi- no di Forza Italia. Se l’opposizione del centrodestra era un dato di partenza da poter considerare già ac- quisito e ovvio, non possiamo fare a meno di evidenziare il coraggio e l’amore per la città che hanno dimostrato gli esponenti materani del PD. Non osiamo neanche immaginare il numero elefantiaco di telefonate che hanno ricevuto per prova- re a salvare il campo largo e prendere tempo. Non osiamo neanche immaginare la forza della pressione di chi voleva anteporre gli interessi di Partito a quelli della Città e salvaguardare il Campo Largo anche al costo di uccidere Matera. Non possiamo che lodare il grande senso civico che è prevalso negli esponenti Dem rispetto a qualsiasi pressione. Matera ora può tornare a respirare e ri- mettere il suo futuro nelle mani del Popolo.

GLI ULTIMI PATETICI TENTATIVI DI BENNARDI

C’è una differenza etica tra la dignità e la coerenza del centrodestra e del centrosinistra da un lato e la totale mancanza di dignità di Bennardi dall’altro. Ieri abbiamo elencato tutte le mosse disperate del Sindaco per provare a conservare un qualche rap- porto tra l’indennità di funzione e il suo Iban. A questi tentativi da operetta ieri se n’è aggiunto un altro. Pochi minuti prima delle 17.30, orario nel quale i Consiglieri di opposizione di erano dati appuntamento dal notaio per sottoscrivere le contestuali dimissioni, aveva fatto dimettere l’intera Giunta Comunale. Una mossa disperata degna de “La Caduta” con la quale provava a far passare l’idea che era disponibile a concedere qualsiasi cosa ai consiglieri che non avessero sottoscritto le dimissioni. Nella nostra lunga storia di commentatori politici ne abbiamo viste di mosse disperate ed indecorose, queste ultime fatte registrare dall’ormai ex Sin- daco di Matera sono il punto più basso della dignità politica non solo della Basilicata ma di quasi tutta la storia dell’umanità.

LA PARTITA DI ACQUEDOTTO LUCANO

La fine della odissea che Bennardi ha imposto a Matera produce effetti benefici sulla Città dei Sas- si che, finalmente può tornare a respirare, ma indi- rettamente sviluppa le sue conseguenze anche negli equilibri per l’elezione dell’amministratore di Acquedotto Lucano. Il Generale Bardi ha puntato sempre e senza nessun tentennamento sulla riconferma di Andretta. Malgrado la ritrosia di qualche alleato non ha mai vacillato e, intorno alla sua rielezione, ha raccolto firme per il 60% dei voti dell’assemblea degli azionisti. Contro Andretta, in un moto di rivalsa per non aver avuto assicurato il posto in Consiglio d’Amministrazione, si è candidato Andrea Bernardo, storico esponente della sinistra materana, già presidente dell’ANCI e fratello del Direttore Generale voluto da Cupparo. In questa bizzarra alleanza tra sinistra materane e coperture istituzionali nella Giunta Regionale, il sostegno del Sindaco di Matera era de- terminante per provare a giocarsi la partita. Le dimissioni dei Consiglieri Comunali e il conseguente scioglimento del Consiglio Comunale de- terminano per Bernardo anche la perdita del voto della Città di Matera che, tra qualche giorno, verrà governata da un Commissario Prefettizio. A questo punto la rielezione di Andretta, già for- temente probabile prima, diventa certa. Farebbe be- ne Cupparo a convincere il fratello del suo Diretto- re Generale a gettare la spugna e ritirare la candidatura. L’emergenza idrica in Basilicata non ha bi- sogno di contrasti dettati dal rancore o da conflitti intestini. Di questo e di altro ancora ne parlerà Paride Leporace oggi alle 17:30 con Alfonso Andretta ad “Oltre il Giardino”, su Cronache Tv.

Di Massimo Dellapenna

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