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ACERENZA, IL SINDACO VITTIMA DI WALL BULLYING

«Per qualcuno la campagna elettorale è iniziata, ma la politica non va sul personale con messaggi infamanti»

Il neologismo che sta ad indicare quella forma di offesa e sopruso sugli altri fatta di insulti e frasi ingiuriose scritte sui muri, è il “wall bullying”. Ad essere attaccato in questo caso è il Sindaco di Acerenza Fernando Scattone, che sulle mura degli spalti della tribuna dello stadio comunale, si è ritrovato a leggere: “Anche lo sport sta morendo. Sindaco vergogna”.

Non ha perso tempo il Primo cittadino, che mostrando la foto del luogo incriminato, ha asserito: «Lo sport è passione, lo sport è motore di socialità e fucina di valori. Io non mi vergogno, non ho nulla di cui vergognarmi. Lo sport è estraneo alla politica, lo sport deve rimanere fuori dalla politica. A chi ha voluto indegnamente inveire contro il sottoscritto, posso solo rispondere che sono aperto e disponibile ad un confronto corretto e civile con dati alla mano».

E prosegue il Sindaco: «Posso tranquillamente rappresentare gli investimenti fatti e in corso d’opera sulle strutture sportive, le tante attività di sostegno economico e morale rivolte alle Associazioni sportive che operano sul territorio, gli incentivi a sostegno delle attività ludiche/sportive praticate quotidianamente nelle strutture sportive pubbliche e che coinvolgono decide di atleti, di appassionati di sport e di attività fisica. Non so di cosa dovrei vergognarmi, sono piuttosto orgoglioso di quanto fatto in funzione dello sport, salvo poi che ci siano persone che vogliano realmente praticarlo e non inveire».

Raggiunto da Cronache Scattone ribadisce: «Come detto, sono pronto e disponibile con chiunque a dimostrare pubblicamente gli interventi materiali e immateriali sostenuti dalla mia Amministrazione in favore dello sport e della pratica sportiva, senza distinzioni di colore, di età o di appartenenza politica. È vero, per qualcuno la campagna elettorale è già iniziata ma la politica non può trascendere sul personale con messaggi aggressivi e infamanti. La politica ha il compito di confrontarsi e guidare la comunità».

Pieno sostegno è giunto al Sindaco anche via social, dove molti hanno apprezzato la risposta data da Scattone all’autore, o autori, del gesto. Tra questi la Sindaca di Genzano, Viviana Cervellino, che scrive «Cattivi maestri per i nostri ragazzi. Il tuo impegno è noto. Avanti senza indugi», Franco Comanda, già Sindaco di Miglionico «Tutta la mia solidarietà per te caro Fernando» e Nicola Vertone da Banzi, «Fatti scivolare addosso quanto è successo. Gli acheruntini sanno cosa hai fatto e risultati portati a casa» e ancora Carmine Ferrone, Vicepresidente della Provincia di Potenza, che scrive «Forza e coraggio» e infine Rocco Pappalardo, Consigliere comunale di Oppido che sostiene Scattone con un «applauso».

Poi ci sono gli altri tanti commenti: «Questa scritta apparsa credo abbia scatenato l’effetto contrario. Quanta povertà. Lo sport è un’altra cosa, è cultura, comunità, rispetto, squadra. Comunque è un segnale di quanto disagio sociale si nasconda nelle nostre comunità». Ci sono poi i tanti commenti ancora a sostegno del Sindaco: «Fernando non hai bisogno di essere difeso, chi ti conosce sa quanto ci tieni alla nostra comunità e l’impegno che dai soprattutto perché lo fai con poche risorse umane vicine» piuttosto che «Chi ama lo sport non imbratta i muri, ma sceglie sempre il dialogo leale», o ancora «Massima solidarietà, Fernando. Sei una persona onesta, disponibile con tutti e sempre al servizio degli Acheruntini. Ti hanno rieletto certamente non per aver amministrato male», e «Siamo noi cittadini che dovremmo indignarci non il sindaco, una persona perbene ed onesta», solo per citarne alcuni.

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