PREMIO SACHAROV 2024 PER LA LIBERTÀ DI PENSIERO. VINCONO: MARIA CORINA MACHADO E EDMUNDO GONZÁLEZ
I leader dell’opposizione venezuelana, María Corina Machado e il presidente eletto Edmundo Gonzalez Urrutia, sono stati eletti vincitori del premio Sakharov 2024 per la libertà di pensiero. Lo ha annunciato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel corso della sessione plenaria a Strasburgo
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María Corina Machado e Edmundo González Urrutia vincono il Premio Sacharov 2024
PREMIO SACHAROV 2024 PER LA LIBERTÀ DI PENSIERO. VINCONO: MARIA CORINA MACHADO E EDMUNDO GONZÁLEZ
Il premio Sacharov 2024 per la libertà di pensiero va al leader delle forze democratiche venezuelane e al candidato dell’opposizione alle elezioni presidenziali di luglio.
Giovedì la Presidente Metsola ha annunciato i laureati del premio Sacharov 2024 per la Libertà di Pensiero in Aula, in seguito alla decisione presa dalla Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo.
La Presidente Metsola ha dichiarato: “Il premio Sacharov 2024 per la Libertà di Pensiero è assegnato a María Corina Machado e al presidente eletto Edmundo González Urrutia per la loro coraggiosa lotta per ripristinare la libertà e la democrazia in Venezuela. Nella loro ricerca di una transizione equa, libera e pacifica del potere, hanno sostenuto senza paura i valori che milioni di venezuelani e il Parlamento europeo hanno così a cuore: giustizia, democrazia e Stato di diritto. Il Parlamento europeo è al fianco del popolo venezuelano e di María Corina Machado e del presidente eletto Edmundo González Urrutia nella loro lotta per il futuro democratico del loro paese. Questo premio è per loro.”
María Corina Machado è stata nominata candidata presidenziale dell’opposizione venezuelana a nome della “Piattaforma democratica unitaria” nel 2023, ma è stata successivamente esclusa dalle elezioni dal Consiglio elettorale nazionale controllato dal regime
Edmundo González Urrutia, diplomatico e politico che le è succeduto come candidato per la “Piattaforma democratica unitaria”, ha denunciato la mancata pubblicazione da parte del governo venezuelano dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali e ha contestato la vittoria dichiarata di Nicolás Maduro. González Urrutia ha lasciato il paese a settembre, dopo l’emissione di un mandato d’arresto nei suoi confronti.
In una risoluzione adottata il 19 settembre 2024, i deputati hanno sottolineato che le missioni internazionali di osservazione elettorale hanno chiarito che le elezioni presidenziali venezuelane non sono conformi alle norme internazionali di integrità elettorale. Hanno riconosciuto Edmundo González Urrutia come presidente legittimo e democraticamente eletto del paese e María Corina Machado come leader delle forze democratiche
Il Parlamento ha condannato “la frode elettorale” e le gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate contro l’opposizione democratica, il popolo venezuelano e la società civile.
Secondo il governo venezuelano, 2.400 persone sono state arrestate durante le manifestazioni che hanno seguito le elezioni e le organizzazioni non governative hanno riportato la morte di 24 persone. María Corina Machado è rimasta nascosta, mentre Edmundo González Urrutia è fuggito in Spagna, dove gli è stato concesso asilo politico il 7 settembre
Nella risoluzione del settembre 2024, il Parlamento ha invitato l’UE a prorogare le sanzioni nei confronti del regime venezuelano e ad applicare sanzioni mirate, attraverso il regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, nei confronti di Nicolás Maduro e della sua cerchia ristretta. Prima delle elezioni, il Parlamento ha esortato gli Stati membri a mantenere le sanzioni imposte al regime di Maduro e ha criticato la decisione incostituzionale di impedire a figure di spicco dell’opposizione politica, come María Corina Machado, di candidarsi alle elezioni del 2024.
Cerimonia di premiazione il 18 dicembre
La cerimonia di consegna del Premio Sacharov per la libertà di pensiero si terrà il 18 dicembre a Strasburgo, durante la sessione plenaria del Parlamento
Contesto
Intitolato al fisico e dissidente politico sovietico Andrej Sacharov, il Premio Sacharov per la libertà di pensiero è il più alto riconoscimento dell’UE in materia di diritti umani. Creato nel 1988, viene assegnato ogni anno dal Parlamento a singoli individui o organizzazioni, in riconoscimento del loro lavoro in uno dei seguenti settori: la difesa dei diritti umani e dei diritti fondamentali, in particolare la libertà di espressione; la salvaguardia dei diritti delle minoranze; il rispetto del diritto internazionale e lo sviluppo della democrazia e la difesa dello Stato di diritto.
I leader delle forze democratiche del Venezuela vincono il Premio Sacharov 2024
I leader dell’opposizione del Venezuela vincono il premio Sakharov 2024
Lo ha annunciato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola
Strasburgo, 24 Ottobre 2024
I leader dell’opposizione venezuelana, María Corina Machado e il presidente eletto Edmundo Gonzalez Urrutia, sono stati eletti vincitori del premio Sakharov 2024 per la libertà di pensiero.
Lo ha annunciato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel corso della sessione plenaria a Strasburgo.
Machado è stata scelta “in qualità di leader delle forze democratiche” ed Edmundo Gonzalez Urrutia “in rappresentanza di tutti i venezuelani all’interno e all’esterno del Paese che lottano per ripristinare la libertà e la democrazia”
“Edmundo e Maria hanno continuato a lottare per il ripristino della libertà e della democrazia di fronte all’ingiustizia, per una transizione di potere libera, giusta e pacifica, e hanno sostenuto senza timore quei valori tanto cari a milioni di venezuelani e a questo Parlamento: giustizia, democrazia e Stato di diritto”, ha detto Metsola.
“Il Parlamento è al fianco del popolo venezuelano, di Maria ed Edmundo e della loro lotta per il futuro democratico del Paese. Questo premio è per loro, e siamo fiduciosi che il Venezuela e la democrazia alla fine prevarranno”, ha concluso Metsola ringraziando anche gli altri candidati al premio, i movimenti “Women Wage Peace” e “Women of the Sun” (Israele-Palestina), e il professor Gubad Ibadoghlu, accademico e attivista contro la corruzione in Azerbaigian.
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