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RITA MARSICO, DONNA E MAMMA DELLA SOLIDARIETÀ

L’approfondimento di Maria De Carlo

La mamma, la solidarietà e la cura. Parole femminili incarnate nella maestra potentina Rita Marsico. Solare, energica e con grande vitalità la incontro nella sede dell’associazione da lei presieduta in via dei Frassini, 102, “Dalla Basilicata all’Italia non lasciamo indietro nessuno”. Nel nome anche l’intento e lo scopo. È lei la presidente che insieme ad altri amici circa cinque anni fa, in pieno covid 19, hanno ufficializzato una rete solidale e di grande accoglienza oltre i confini regionali. Hanno bussato e trovato aiuto persone dalla Puglia, dalla Campania, Calabria e anche dalla Toscana, come pure “siamo stati i primi -afferma- a raggiungere l’Emilia Romagna nella prima alluvione”, con orgoglio racconta Rita mentre gli occhi si illuminano di commozione pensando anche alle 126 donne e 300 bambini arrivati in fuga dalla guerra in Ucraina. E sono proprio queste donne ucraine a definirla “La nostra mamma in Italia”. Il loro affetto e gratitudine sono forza e ricchezza per Rita che deve fare i conti con una patologia rara che dall’età di 35 anni l’ha messa alla prova. “Sono loro che mi spingono ad andare avanti – afferma -. Mi sento dire spesso “Che Dio ti benedica”, e proprio queste loro benedizioni per me sono una carica ed io – confessa – vivo del loro amore”. In questa dichiarazione trova senso anche la sua storia personale. Sposata e mamma di Mariarosaria, Renata e Alessandra, che collaborano a tutto tondo nell’associazione (psiconcologa, psicologa e commercialista), c’è poi Omar, oggi al secondo anno in Medicina preso in affido a due giorni dalla nascita. Un dono che forse avrà saputo trasmettere anche a lui che oggi studia per essere a servizio della vita. Per Rita, che compirà 58 anni il prossimo 5 novembre (e non li dimostra!) è fondamentale “Amare ogni istante della vita, purtroppo – afferma – nulla dura per sempre e nonostante tutto io vivo d’amore”. Ma l’amore non è quello di coppia (divorziata ormai da anni), è quello che dona e riceve nelle relazioni di solidarietà e con i suoi piccoli allievi dell’I.C. Milani-Leopardi che con le rispettive famiglie sono coinvolti nelle attività associative. “I miei alunni – spiega Rita – imparano e sperimentano il tema della “cura” in particolare attraverso alcuni progetti realizzati con gli ospiti del don Uva, per allietare gli anziani ed imparare cosa significa e quanto è importante il volontariato”. Momenti questi commentati e condivisi a volte con una cena di tutti a casa della maestra, così come apprendo vedendo alcune delle tante foto. Numerose le attività realizzate in questi anni, come quelle promosse dagli associati nel periodo natalizio con il dono di “cappelli” e copertine in alcuni reparti dell’ospedale san Carlo (oncologico e pediatrico). Per le altre iniziativie e per tutti i dettagli potete approfondire recandovi in sede o sulle pagine social dedicate. Chiunque può recarsi in associazione. Le porte sono aperte tutti i giorni (spesso anche la domenica) dalle 15 alle 20 (tel. 3294122140) e non solo per ritirare cibo, giocattoli o vestiario per grandi e piccini (fanno fede gli Isee di circa 400 famiglie) ma anche per servizi di supporto psicologico per le donne con fragilità e/o vittime di violenza. E su questa tematica tanta è la sensibilità in azione: volontariato e disponibilità di psicologhe, assistenti sociali, commercialista e aiuto Caf per le pratiche. A queste figure poi si aggiunge la Presidente della Camera Penale Sara Zolla. Una solidarietà per le donne in difficoltà che suggella mercoledì 30 ottobre p.v. un Protocollo tra l’Associazione e la Banca Monte Pruno per finanziare progetti dedicati, dai corsi di difesa personale al benessere e all’inserimento nel mondo del lavoro, con l’aiuto di professionisti del settore. Rita è una donna piena di vita e sempre attiva e aperta a collaborare, come con la Protezione civile di Potenza ma anche già membro del Tavolo tecnico del Garante dell’infanzia ed ora tanto impegno per le donne che vivo- no disagi e situazioni di precariato. A loro Rita invia questo messaggio: “Bisogna pensare positivo, si può andare avanti benissimo con il sostegno di sé stesse perché – afferma – quando si è belle persone gli altri vengono attratti”. E partendo da questa forza interiore poi si contagia nella reciprocità il sostegno. Rita è grata e riconoscente dell’affetto di tutti coloro che, soprattutto nei momenti di difficoltà per la malattia, “hanno pregato per me – dice – e questa è la forza che mi sostiene”. Ed è proprio di queste donne che ne parleremo in un incontro promosso dall’associazione nell’ambito dell’Autunno letterario a Potenza, il 6 novembre p.v. alle 17.30 nella Cappella dei Celestini attraverso la lettura delle Comuntà-Agorà dialoganti. Nell’attesa di incontrarvi vi lascio con queste parole del profeta Kahlil Gibran che ben sintetizzano la testimonianza di Rita Marsico: “Il cuore di una donna non muta con il tempo, né si altera con il passare delle stagioni. Il cuore di una donna combatte a lungo, ma non muore, è fedele a sé stesso, imperturbabile e sicuro di sé. Su di esso la primavera rimane primavera, fino alla fine del tempo.

Di Maria De Carlo

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