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SERVIZI CHE NON VUOI

TACCO&SPILLO

Non pretenderemo che gli assessori regionali indaffarati come sono a risollevare le magnifiche sorti della Basilicata e, pensate un po’, a posizionarla perfino dentro la sfida dei mercati mondiali, possano minimamente dedicare del tempo del loro talento da premi Nobel a sorbirsi pagine e pagine di report, infografiche ed aggiornamenti statistici sullo scibile istituzionale di cui pure sono chiamati a prendere delle decisioni, ma vivaddio che almeno lo facciano i soloni del cerchio magico di cui si sono circondati a frotte, visto peraltro che sono pagati anche profumatamente e con i soldi dei contribuenti lucani che meriterebbero d’avere almeno servizi efficienti e soprattutto di qualità ed invece tocca loro subire un trattamento da terzo mondo. Ora manco a dirlo il CNEL, che col destroso settantaquattrenne Brunetta non può essere certo accusato di cospirazione comunista, nel suo Rapporto sui servizi pubblici del 2024 ha praticamente bocciato quelli lucani, insistendo in particolare sulla sanità, attestata su livelli di pessima performance (<35%), sui trasporti lenti e datati e sulla spesa monstre dei rifiuti (481). Canta Vinicio Capossela:“Servizi che non vuoi, te ne faccio quanti ne vuoi…”          

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