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VIOLENZA DOMESTICA E VIOLENZA ASSISTITA, FANELLI DELL’ANDE: «IN PRIMA LINEA A TUTELA DELLE VITTIME»

L’importanza di sensibilizzare le coscienze e promuovere una divulgazione capillare che prevenga e tuteli i più fragili dagli abusi. Presente anche la senatrice Valente

Ieri mattina, alle ore 9:30, presso la Sala Convegni del Museo Archeologico Provinciale “M. Lacava” nel rione Santa Maria di Potenza, si è svolto l’evento “Violenza domestica e violenza assistita”. L’incontro è stato presentato e moderato dalla dottoressa Maria Anna Fanelli, presidente di ANDE Potenza: «Giornata incentrata sul tema degli abusi contro le donne con un particolare focus circa i maltrattamenti sui minori. È il settimo anno che ci vede in prima linea a tutela delle vittime e continueremo sicuramente a portare avanti questo progetto». Anche la Vice Sindaca, Federica D’Andrea ha espresso il suo pensiero solidale: «Piaga sociale da estirpare senza dubbio. I numeri che ogni giorno vengono riportati in merito alle violenze, sono drammatici e preoccupanti. Iniziative come queste ci portano a riflettere su quello che le istituzioni devono fare e in che modo agire concretamente». Un’altra donna, Ester Fedullo, Vice Prefetto di Potenza, ha lasciato il suo contributo: «Importante sanzionare ogni sopruso. La legge 168 del 2023 ha infatti rafforzato le misure di protezione e prevenzione sulla quale si dovrebbe porre maggiore attenzione». Si aggiunge poi la Senatrice della Commissione Parlamentare sul Femminicidio, Valeria Valente: «Non solo l’inasprimento delle pene, la vera battaglia è sul terreno culturale. Fondamentale abbattere i pregiudizi e divulgare un credo basato sul rispetto e sulla parità di genere, soprattutto fra giovani. Le donne devono godere della propria autonomia e libertà senza temere soprusi da parte di uomini che non accettano la loro individualità e affermazione sociale». Durante il convegno è stato anche presentato il libro di Valentina de Giovanni, “La bambola di pezza”, che si focalizza sulla violenza subita dai più deboli. Il volume ha offerto uno spunto di riflessione sulle diverse forme di abuso e sull’importanza di proteggere i soggetti vulnerabili. Particolare accento sui minori, esposti a maltrattamenti fisici, psicologici, verbali, sessuali ed economici all’interno del contesto familiare. Questa subdola forma di abuso ha effetti devastanti sul benessere psicologico del bambino e necessita di interventi mirati. Il “seminario del settembre 2024”, ancora in fase di definizione, avrà l’obiettivo di promuovere una meditazione approfondita su questo tema delicato rivolto a tutta la Basilicata. Coinvolgerà ragazze e ragazzi, con l’intento di aprire un dibattito costruttivo nelle scuole e in tutti i luoghi di aggregazione giovanile, per sensibilizzare e prevenire la violenza in tutte le sue forme. L’evento di ieri è stato un’importante occasione per riflettere, discutere e progettare interventi efficaci contro ogni forma di maltrattamento, sottolineando l’urgenza di proteggere i più vulnerabili e di promuovere una cultura di rispetto e non violenza.

Di Agnese Albini

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