IL MEDICO INDIANO RAKSHE INCANTATO DA MARATEA
Tra la maestosità della “divina costa” e l’antica saggezza indiana, un dialogo arricchente sulla scienza della vita e la sua integrazione con la medicina moderna
Conversare piacevolmente, con la preziosa collaborazione dell’amica Sandra Colella, con il medico ayurvedico indiano Atul Rakshe, Segretario Generale dell’“International Ayurveda Association”, è stato un vero pia- cere! L’ho conosciuto nel corso del suo tour in Italia e in Europa, grazie all’operatrice olistica Eléna Bas Sarrias, titolare dello Studio “Kendra” di Sapri. Considerato che la costa di Maratea si trova a poche centinaia di metri dal porto di Sapri, ho accompagnato , prima della conferenza, il dottor Rakshe fino a Maratea, in una splendida giornata di sole. Gli ho descritto questo paradiso in terra che si chiama ” la divina costa”, unico sbocco nel mar Tirreno della mia amata Basilicata! Le parole del dottore indiano “wonderful”, “beautiful e “very nice” hanno accompagnato questa sua visita, tra panorami mozzafiato e i colori: verde della stupenda macchia mediterranea e azzurrocobalto delle cristalline e luccicanti acque del mare! Ciò che più mi ha colpito, oltre alle sue citate parole, è stato il suo raccoglimento con gli occhi chiusi dinanzi a questo spettacolo della natura. Ben “caricato” spiritualmente, il dottor Rakshe, al rientro a Sapri, ha parlato dell’importanza del messaggio ayurvedico come terapia. Dopo la conferenza, il simpatico Atul ,davanti ad una tazza di tisana, mi ha sussurrato: «Ayurveda significa scienza della vita! È una scienza di saggezza che risale in India a 5.mila anni fa. L’ Ayurveda, in combinazione con lo Yoga, può fare davvero miracoli»! «L’integrazione- ha aggiunto- tra la medicina allopatica e l’Ayurveda è fondamentale per alcune particolari malattie come quelle degenerative, di cuore e della infertilità». Il medico ayurvedico indiano poi ha sottolineato che viene in Europa e in Italia da vent’anni e continuerà a venire perché ha conosciuto medici e persone che seguono con vi- vo interesse la medicina ayurvedica, che per lui «è la strada maestra non solo per la guarigione ma anche per la saggezza e la felicità»! Per me , amico di monaci tibetani e certosini, è stato un premio piovuto dal cielo conoscere il famoso medico indiano di Pune nello Stato del Maharashtra, che insegna a più di 300 studenti in vari Paesi del mondo tra cui Spagna, Venezuela, Italia, Olanda, Australia, Messico e India. «L’Ayurveda – sottolinea Atul Rakshe – crea equilibrio nel corpo, aiuta la digestione, la costruzione dei tessuti, il vigore, la vitalità e previene l’invecchiamento». «Fornisce inoltre rimedi per tanti disordini autoimmuni come l’artrite reumatoide, il diabete mellito, l’obesità, la sindrome dell’intestino irritabile e molti altri». Prima di salutarci, il dottor Rakshe mi confida che l’International Ayurveda Association sta diffondendo l’Ayurveda con buoni risultati, perché si basa su una concezione olistica dell’uomo. Dunque, ci salutiamo pronunciando il rituale “namasté”, che significa “mi inchino alla divinità che è in te”! Per me, è stata una giornata densa di emozioni con un notevole arricchimento spirituale, grazie a questo generoso e sapiente medico ayurvedico indiano che, con gioia e tanta professionalità , porta avanti la sua missione , divulgando nel mondo la cultura millenaria dello Yoga e dell’Ayurveda: due discipline inseparabili ed indispensabili per vivere in salute ed armonia, soprattutto in questa nostra società così disastrata!
Di Tonino Luppino