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SI RISCOPRA IL RISCHIO DI IMPRESA

La crisi idrica disvela in Basilicata un assistenzialismo che ha sempre frenato l’economia, c’è bisogno di un cambio di passo

La Basilicata si trova attualmente ad affrontare una crisi idrica senza precedenti, eppure, in questo momento di difficoltà, emerge una questione cruciale: come rispondiamo alle avversità? Il presidente della regione, Vito Bardi, è stato nominato commissario per l’emergenza dal governo Meloni che ha ufficialmente riconosciuto lo stato di emergenza. Tuttavia, è fondamentale riflettere su un aspetto che sembra sfuggire al dibattito pubblico: il rischio d’impresa.

LE CRITICHE STRUMENTALI E GLI ESEMPI VIRTUOSI

In queste ore, alcune organizzazioni, come Confcommercio, hanno espresso critiche nei confronti di Bardi, accusandolo di non prevedere ristori per le attività commerciali colpite dalla mancanza d’acqua. È comprensibile che i bar e i ristoranti, costretti a chiudere per alcune ore, si sentano in difficoltà. Tuttavia, è opportuno mettere in luce un altro lato della medaglia: molte attività di ristorazione non hanno subito contraccolpi significativi grazie a scelte imprenditoriali lungimiranti. Numerosi ristoratori lucani, invece di attendere aiuti esterni, hanno investito in soluzioni pratiche e sostenibili, come l’installazione di cisterne di accumulo. Questi imprenditori hanno dimostrato che, con poche migliaia di euro, è possibile affrontare l’emergenza idrica, garantendo così la continuità del servizio. Questo è il vero spirito imprenditoriale: rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni, piuttosto che cercare assistenza.

BISOGNA USCIRE DALL’ASSISTENZIALISMO

La verità è che la cultura dell’assistenzialismo ha radici profonde nella nostra regione. Per troppi anni, la politica ha alimentato l’idea che le attività private debbano essere sostenute come se fossero enti parastatali. Ma il mondo del lavoro è diverso. Se vogliamo realmente colmare il gap tra Nord e Sud, è necessario superare questa mentalità. Immaginate un ristoratore del Nord che si rivolga alla Regione per un ristoro di 1.000 o 2.000 euro per installare una cisterna. Sarebbe impensabile. Questo è un chiaro segno della differenza di approccio all’imprenditorialità. Il rischio d’impresa è un concetto fondamentale che non possiamo ignorare. Ogni imprenditore sa che, in caso di imprevisti, è necessario trovare soluzioni e non chiudere le porte. Lamentarsi e aspettare aiuti non è una strategia vincente. Questa mentalità, purtroppo, alimenta l’idea che il successo possa essere raggiunto senza sforzi reali, creando un circolo vizioso di inattività e stagnazione. È tempo di cambiare paradigma. Dobbiamo agire proattivamente, presentando soluzioni concrete ai problemi, piuttosto che rimanere in attesa di aiuti. Solo così potremo costruire un futuro migliore per la nostra regione. La responsabilità di affrontare le sfide non deve ricadere solo sulle spalle della politica, ma deve essere condivisa da tutti noi, imprenditori e cittadini. Poi certamente siamo sicuri che la sensibilità politica di Bardi, sia nella sua veste di presidente della regione che di commissario per l’emergenza idrica, faranno sì che non appena la crisi sia rientrata si potranno prevedere delle misure di rilancio. Ma non è certo questo il tempo dei ristori. Le imprese devono trovare le soluzioni per andare avanti, soprattutto se sono così semplici ed economiche, la politica si deve preoccupare in queste ore di fronteggiare problemi più seri nella gestione della crisi idrica. Risolta l’emergenza, si può pensare al rilancio. Ma non il contrario!

TRASFORMARE LA CRISI IDRICA IN UN’OPPORTUNITÀ

In conclusione, non vogliamo offendere nessuno, ma stimolare una riflessione profonda. La crisi idrica è un’opportunità per ripensare il nostro approccio all’imprenditorialità. È il momento di abbracciare il rischio, di investire nel futuro e di lavorare insieme per una Basilicata più forte e resiliente. Non possiamo permetterci di rimanere ancorati a una cultura che ci frena. Dobbiamo essere pionieri del cambiamento, pronti a costruire un nuovo racconto per la nostra terra.

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