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«MIGRANTI: UN’EMERGENZIALITÀ INESORABILMENTE STRUTTURALE»

Illustrati a Matera i dati regionali del “Dossier statistico immigrazione” redatto dal Centro studi e ricerche Idos

I n concomitanza con la presentazione a Roma del “Dossier Statistico Immigrazione 2024”, redatto dal Centro studi e ricerche Idos, a Matera, la referente regionale Paola Andrisani, ha illustrato i dati lucani nella sala Mandela del Comune della Città dei Sassi.

SISTEMA ACCOGLIENZA

«La regione Basilicata – è stato sottolineato anche nel rapporto annuale Idos – è, oramai da anni, bloccata in una gestione perennemente emergenziale dell’accoglienza dei migranti e dei lavoratori stagionali transitanti, rendendo paradossalmente “strutturale” la stessa emergenza, con enormi ritardi e pesanti inadempienze sempre e solo a scapito dei cittadini stranieri». Nel 2023, in Basilicata in aumento (la variazione è del +27,1% rispetto al 2022) la presenza dei migranti ospiti delle strutture di accoglienza. Sono 2.664 a fine 2023, dei quali 1.869 collocati nei Cas e in altre strutture e 795 nella rete Sai, e rappresentano soltanto l’1,9% delle presenze nazionali, con un’incidenza sulla popolazione residente pari allo 0,5%. «Permangono – è stato spiegato – le emergenze relative all’accoglienza dei lavoratori stagionali culminate con l’ennesimo sgombero a fine luglio 2024 dall’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio. A mancare, come sempre, gli alloggi e in alternativa i centri dove poter accogliere queste persone con dignità, con erogazione di servizi essenziali ma anche inclusivi. È fallito anche l’appello del Prefetto di Potenza, rivolto nel tavolo tecnico ai sindaci dei comuni coinvolti nell’arrivo dei braccianti, ad individuare strutture idonee all’accoglienza attivando una rete tra istituzioni e Terzo settore per agevolare il processo di inclusione necessario “affinché non esploda una bomba sociale”». Infine, accenni anche all’irrisolto problema del Cpr di Palazzo San Gervasio che, a cavallo fra il 2023 e il 2024, è tornato alla ribalta per mala gestio, fra maltrattamenti, frode in pubbliche forniture, truffa ai danni dello Stato e corruzione, come da inchiesta della Procura di Potenza. «La morte, al suo interno, di un trattenuto, il 22enne marocchino Oussama Darkaoui, avvenuta il 5 agosto 2024 – ha ricordato Andrisani -, ha acceso nuovamente i riflettori su questo luogo nel quale i diritti umani sono “sospesi”, simbolo negativo a servizio delle politiche razziste e securitarie che da tempo si rincorrono anche in Basilicata».

STRANIERI: VECCHIE E NUOVE PRESENZE

I cittadini stranieri residenti a fine 2023 sono risultati complessivamente 25.986 (+7,3% rispetto al 2022), ovvero incidenti per il 4,9% sulla popolazione complessiva. La provincia di Matera concentra il 51,0% della popolazione straniera (con un’incidenza del 7,0%), mentre quella di Potenza (dove l’incidenza scende al 3,7%) il restante 49,0% Continua a diminuire la percentuale della componente femminile (pari al 45,9% dei residenti stranieri), mentre aumentano, se pur di poco, i nuovi nati (204). Di rilievo, il dato provvisorio sulle acquisizioni di cittadinanza italiana (868), che crescono rispetto all’anno precedente (741) evidenziando una netta predominanza di istanze in provincia di Potenza (717). A fine 2023 cittadini stranieri titolari di un permesso di soggiorno sono 14.521: per lo più non coniugati (66,5%), collocati in prevalenza nella fascia d’età 30-44 anni (31,0%), con un permesso a termine (59,8%) e per la maggior parte uomini (56,0%). Fra i soggiornanti a termine, il 43,9% è rappresentato dai titolari di protezione internazionale ed ex-umanitaria. STUDENTI Nell’anno scolastico 2022-2023, gli studenti stranieri iscritti nelle scuole lucane sono stati 3.603, di cui 1.534 nati in Italia (42,6%), e rappresentano il 5,0% della popolazione scolastica regionale. La maggior parte degli alunni stranieri si concentra nella scuola primaria (1.153, il 50,3% dei quali è nato in Italia) e nelle scuole secondarie di II grado (1.045 e 23,3%), dove si iscrivono soprattutto negli istituti tecnici (36,7%) e professionali (32,8%). Permane il dato rilevante relativo alla scuola dell’infanzia: i 671 alunni stranieri incidono per il 5,9% sul totale degli iscritti e il 65,3% di essi risulta nato in Italia. Considerando, poi, il periodo 2013-2023, il numero degli iscritti stranieri è aumentato, nel complesso, da 2.326 a 3.603 (+54,9%), con i nati in Italia passati da 498 a 1.534 (+208,9%).

LAVORO

A fine 2023 le imprese gestite da cittadini nati all’estero (il 69,8% dei quali in un Paese non Ue) sono risultate 2.404 e rappresentavano il 4,1% delle imprese attive in Basilicata, con una variazione annuale per la prima volta negativa (-0,6% rispetto al 2022), ma con un +11,0% rispetto al 2018. Tornato a crescere, se pur di poco, il dato relativo all’incidenza delle imprese femminili sul totale (34,4%). Il 60,9% delle imprese “immigrate” svolge la propria attività nel settore dei servizi (tra cui il 38,2% nel comparto del commercio), il 18,7% nell’industria (tra cui l’11,3% nelle costruzioni) e il 13,5% in agricoltura. Tra i titolari nati all’estero di imprese individuali, il Paese non Ue più rappresentato è il Marocco (14,9%): in particolare, in provincia di Matera la presenza dei cittadini marocchini imprenditori raggiunge il 15,6%, seguiti dai cittadini pakistani (13,7%) e cinesi (10,2%). Secondo i dati Istat della Rilevazione sulle forze di lavoro, nel 2023 gli stranieri rappresentavano il 5,4% dei 194.200 occupati totali. I lavoratori stranieri «sono prevalentemente dipendenti (86,0%) e occupati nel settore dei servizi (il 39,1%, tra cui il 10,0% nel commercio e il 6,5% nel lavoro domestico e di cura, dati in calo) e in quello agricolo (37,1%), seguiti dal settore dell’industria (23,7%, tra cui il 13,3% nelle costruzioni, dato in netto aumento)».

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