POTENZA CELEBRA I SUOI CITTADINI BENEMERITI: «UN TRIBUTO ALL’IMPEGNO E ALLA COMUNITÀ»
Al Teatro Stabile, una cerimonia emozionante ha onorato coloro che hanno contribuito al benessere collettivo, sottolineando valori di sacrificio e appartenenza
Un momento di grande emozione ha caratterizzato la cerimonia di riconoscimento ai cittadini benemeriti che si è tenuta ieri mattina al Teatro Stabile di Potenza e istituita nel 2021 per onorare coloro che si sono distinti per il loro impegno in vari ambiti, dal sociale allo sport, dall’arte al commercio. Durante l’evento, il sindaco Telesca ha dichiarato: «Si è deciso di istituire questo albo proprio per dare risalto e gloria a chi, nella propria vita, si è speso per la città». La cerimonia ha visto la partecipazione di famiglie e cittadini, creando un’atmosfera di comunità coesa. «Oggi la città tributa il giusto riconoscimento a delle persone che, nella lo- ro normalità, si sono spese per il benessere collettivo», ha affermato il presidente del Consiglio comunale Pierluigi Smaldone, sottolineando l’importanza di riscoprire il senso di appartenenza tra i potentini. Il presidente del consiglio comunale ha condiviso il suo orgoglio per il riconoscimento di personalità che hanno trasmesso valori di sacrificio e rispetto. «È un momento che crea grande emozione e ci riempie anche di orgoglio», ha affermato Tiziana Mazzola, richiamando l’attenzione sul contributo di suo padre al mondo dello sport e alla cultura della città. «Ha sempre cercato di stimolare la costruzione di una reale comunità», ha ricordato Giorgio Rutigliano figlio del giornalista Carlo, evidenziando l’importanza del Teatro Stabile come simbolo dell’identità potentina. La manifestazione ha voluto non solo commemorare i benemeriti, ma an- che trasmettere un messaggio di continuità ai giovani. «Ricordiamo nostro padre e il suo aver saputo incarnare ciò che lo sport realmente rappresenta. Ne ha fatto la sua missione di vita anche quando è torna- to qui a Potenza. Il suo obiettivo è sempre stato quello di portare un messaggio ai giovani e porta- re il giusto sport in questa città. Sapere che la cittadinanza riconosce tutto questo, ci riempie di orgoglio», ha affermato Chiara Sabia figlia di Donato Sabia. Valerio Nicastro figlio di Antonio ha sottolineato, invece, il valore della memoria collettiva e dei modelli positivi da cui la comunità può trarre ispirazione. La cerimonia ha rappresentato un momento di unità e riconoscimento, un invito a tutti i cittadini a impegnarsi per il bene del- la comunità. Per Roberto Falotico, assessore alla Cultura del Comune di Potenza: «Il senso del dovere e il sen- so della gratitudine, sono i due capisaldi che hanno costituito le linee guida secondo le quali ci si è mossi. Sarà un momento storico per la nostra comunità. Spesso, soprattutto negli ultimi tempi, il profluvio di parole e di comunicazioni, fa sì a molti termini non venga riconosciuto il giusto peso e si corra il rischio di vederne inflazionato il loro più autentico significato. In questo caso, credo davvero che l’aggettivo ‘storico’ sia doveroso per questo giorno perché ritengo che rimarrà negli annali di Potenza, con dieci illustri nostri concittadini che vedranno riconosciuti i propri meriti, nella cerimonia di consegna delle Benemerenze».
I DIECI CONCITTADINI BENEMERITI E LE MOTIVAZIONI
Grazia Abascià: per l’amore senza riserve e il suo notevole senso di appartenenza alla Città, che ha dimostrato conducendo una vita esemplare, ispirata ai valori della solidarietà e dell’aiuto al prossimo, in modo particolare nei confronti dei più fragili e bisognosi. Maurizio Ciriello: per l’incondizionata dedizione e il forte legame alla Città, appalesato attraverso l’esempio di una vita ispirata ai più sani principi. Nella veste di educatore ha sempre insegnato ai suoi ragazzi come volgere lo sguardo verso gli ultimi, in particolare se giovani, facendolo con mitezza, bontà, coerenza, semplicità e spirito salesiano. Donato Gianfredi: per aver dimostrato un’attenzione incondizionata e un lodevole senso di appartenenza alla sua Città, anche attraverso la valorizzazione della festa del Santo Patrono, con la riscoperta dell’antica tradizione della Iaccara. Rocco Mazzola: per aver manifestato umiltà, generosità ed esemplare fedeltà alla Città. Pugile, ‘atto- re per un giorno’ e ambasciatore della Lucania, ha dato vita a un’azienda e l’ha resa leader nel proprio settore. Ha fatto conoscere Potenza nei 5 Continenti, attraverso le sue imprese sportive nel mondo della boxe. Antonio Alfonso Luciano Nicastro: per aver dimostrato amore illimitato e notevole senso di appartenenza alla sua amata Città, grazie a una presenza attenta, sia nel mondo associativo sia in quello culturale, come blogger, giornalista, allenatore, e combattendo, a suo modo, le battaglie che riteneva doverose per il bene comune. Francesco (detto Frank) Rizzuti: il ‘cuoco lucano’, per aver incarnato la rivoluzione gastronomica del- la nuova cucina italiana. Attraverso l’innovazione dei sapori culinari ancestrali della sua terra, ha conseguito la prima stella Michelin della Basilicata, dimostrando l’attaccamento al suo territorio, grazie a un talento e una professionalità non comuni. Lorenzo Carlo Rutigliano: per aver raccontato le Istituzioni, la vita di Potenza e della Basilicata con le capacità del suo essere giornalista moderno a servizio della comunità. L’impegno civico gli ha consentito di essere tra gli ispiratori della nascita della ‘Compagnia Teatro Stabile’, al fine di sostenere le rappresentazioni in vernacolo e il recupero della tradizionale ‘Sagra di San Gerardo’. Donato Sabia: olimpionico di atletica leggera, medaglia d’oro agli Europei, per aver saputo essere esempio nel mondo dello sport con la sua vita. Amando incondizionata- mente Potenza, è diventato punto di riferimento per le società sportive della sua terra, non solo di atletica leggera, ma di tutte le discipline, dedicandosi alla solidarietà e all’aiuto dei più deboli, diffondendo i valori della legalità e dello sport. Francesco Solimena: storico presidente dell’Automobil Club Potenza, per aver colto l’obiettivo di promuovere turismo ed economia del territorio, attraverso la sua passione finalizzata a rendere grande il settore automobilistico sportivo locale. Ideatore e realizzatore di importanti eventi, ha favorito la crescita professionale di commissari di gara e piloti, suscitando l’interesse di generazioni di potentini, che ha avvicinato al mondo dei motori. Agostino Tarullo: per aver dimostrato un’attenzione incondizionata e un lodevole senso di appartenenza alla sua Città, anche attraverso la valorizzazione della festa del Santo Patrono, con la riscoperta dell’antica tradizione della Iaccara.