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ANZI,«C’È CRISI IDRICA E L’ACQUA SI DISPERDE»

Il Sindaco Graziadei: «Nonostante i solleciti nessuna risposta, intanto abbiamo perdite lungo la SS92»

Dopo i solleciti del Sindaco di Anzi, Filomena Graziadei, in merito alla necessità di interventi per la crisi idrica, le perdite dalle condotte e altre necessità, il Primo cittadino torna a denunciare dalle colonne di Cronache la fuoriuscita copiosa di acqua sulla SS92. Mentre 29 Comuni lucani sono alle prese con sospensioni forzate della fornitura idrica, intere famiglie e comunità soffrono i disagi della mancanza d’acqua e se ne raziona la fornitura in orari e giorni, ad Anzi, come purtroppo avviene in molti altri territori, l’acqua si disperde lungo terreni e strade.

Come detto in apertura, nei primi giorni di ottobre Graziadei dalla Casa comunale aveva fatto partire due note indirizzate ad Acquedotto Lucano, ad Egrib, al Presidente della Giunta Regionale Vito Bardi, all’Assessore all’ambiente Laura Mongiello e all’Assessore alle infrastrutture Pasquale Pepe, ma oggi il Sindaco asserisce: «Da allora nessuna risposta, nessuna novità, tranne l’incontro avvenuto con Egrib a cui ho ribadito le stesse cose. Ad oggi ancora attendo risposte».

Facendo un passo indietro a quel 14 ottobre, Graziadei rinnovava «la richiesta di ripristino delle sorgenti di Rifreddo e il rifacimento della condotta adduttrice da Croce dello Scrivano / Frazione di San Donato di Anzi e di un nuovo impianto di depurazione in sostituzione dei due attuali non adeguatamente funzionanti».

Nel primo documento inerente la “richiesta di ripristino delle sorgenti e il rifacimento della condotta adduttrice”, Graziadei si «richiama alle precedenti comunicazioni, inviate ancor prima dell’attuale crisi idrica ed in occasione delle frequenti sospensioni di erogazioni dell’acqua causate dalle costanti e importanti perdite della condotta adduttrice Croce dello Scrivano / Frazione San Donato di Anzi. Il 21 febbraio 2023 -spiega il Sindaco- ho incontrato insieme agli Amministratori comunali l’Ingegnere Francesco Andretta, AU di Acquedotto Lucano e lo staff tecnico, che hanno accolto favorevolmente la nostra proposta di riattivare le due sorgenti di Rifreddo e la contestuale riparazione di alcuni tratti della condotta adduttrice sopra citata, dando incarico agli Uffici di verificarne la fattibilità. Con il ripristino di tali sorgenti l’acqua arriverebbe al nostri serbatoi per caduta, con un notevole risparmio in termini di energia per Acquedotto Lucano che è costretto a far ricorso a diversi impianti di sollevamento per trasportare l’acqua della Diga Camastra attualmente utilizzata. Inoltre tale investimento consentirebbe un risparmio della risorsa idrica prelevata dalla Diga e di evitare le frequenti sospensioni di erogazione derivanti dall’eccessiva torbidità dell’invaso durante le precipitazioni intense, che rende complesse le procedure di potabilizzazione».

Non è tutto, «il 14 settembre 2023 in occasione dell’ennesima sospensione idrica causata dalle perdite della condotta adduttrice, ho incontrato l’Assessore all’ambiente Cosimo Latronico sollecitando per suo tramite un riscontro di Acquedotto Lucano e nonostante i continui solleciti anche per le vie brevi, ad oggi non ho ricevuto alcun riscontro- mette nero su bianco il Sindaco- Tenuto conto delle perdite continue e costanti, già portate all’attenzione, chiedo di programmare un intervento strutturale».

Nella seconda missiva partita da Anzi, il Primo cittadino richiama le precedenti comunicazioni «per rappresentare che sono presenti 2 importanti impianti di depurazione, uno alla contrada Raia e l’altro più piccolo in Via Santa Maria Maddalena Ischia, entrambi costruiti negli anni ‘80 e pertanto obsoleti e di vecchia generazione. In aggiunta, il depuratore in oggetto, è posizionato ad una quota tale che non può servire i diversi nuclei abitativi sparsi nel territorio, che sono costretti a far ricorso all’installazione di vasche “Imhoff”». «Da diversi mesi – prosegue Graziadei- si è addivenuti alla conclusione di progettare un nuovo e unico impianto di depurazione utilizzando il finanziamento Matt, con residuo di 9 milioni di euro, anche per il rifacimento della rete idrica e fognaria al fine di dare senso compiuto al ciclo depurativo. In più occasioni -sottolinea ancora il Sindaco- ho chiesto per iscritto e per le vie brevi ad Acquedotto Lucano, ad Egrib, al Dipartimento ambiente della Regione, se fosse ancora in essere l’indicato finanziamento; ad oggi non ho ricevuto nessun riscontro né alcuna proposta progettuale».

Non solo Graziadei si è attivata da tempo presso gli Organismi competenti, ma pure i cittadini si sono attivati sottoscrivendo una petizione, che addirittura risale al 13 febbraio 2020, «con la quale chiedono la dismissione dell’impianto di depurazione e la costruzione di un nuovo impianto tecnologicamente più avanzato a tutela della salute pubblica e dell’ambiente».

«Oggi- conclude Graziadei- torniamo a ribadire tali necessità, sottolineando altresì le perdite idriche che paradossalmente abbiamo sul territorio».

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