AQL, ANDRETTA AMMINISTRATORE PER L’EMERGENZA
Grande maturità del csx che ritira la candidatura di Bernardo e getta le basi per un Cda dei Comuni. Bardi e Telesca mettono da parte gli interessi politici per affrontare quella che il sindaco ha definito “pandemia idrica”
Andretta confermato amministatore unico di Acquedotto lucano per la gestione dell’emergenza idrica, poi si lavorerà, finita la crisi, a una gestione condivisa attraverso un Consiglio di Amministrazione. Esiste una differenza sostanziale e di non poco conto tra il compromesso al ribasso e la capacità di mediare sui grandi problemi che affliggono un territorio. Il compromesso al ribasso avviene sempre nelle segrete stanze, si colloca nel profilo mediato degli interessi personali e poco bada agli interessi generali. La capacità di mediare superando i particolari, al contrario, avviene sempre alla luce del sole nei momenti impor- tanti o topici della società e della politica e, soprattutto, si muove soltanto ed esclusivamente in nome e per conto dell’interesse generale. I compromessi al ribasso sono strumento dei politicanti, la capacità di convergere su un unico obiettivo è proprio di chi ha la visione e la mentalità da statista.
BARDI E TELESCA IN ACQUEDOTTO LUCANO
Nei giorni scorsi molti avevano immaginato di trasformare la battaglia per Acquedotto lucano in una lotta per le poltrone, quasi ignorando le problematiche che affliggono la nostra terra proprio sulla questione idrica. Un atteggiamento irresponsabile che, unito ad alcune strame populiste che ululano alla luna, rischiava di lacerare la comunità proprio nel momento in cui serve la maggiore unità e la capacità di tutti di tirare nella stessa direzione. L’assemblea di Acquedotto Lucano che si è tenuta ieri, al contrario, ha mostrato come nei momenti di difficoltà la nostra comunità e, soprattutto i leader più avveduti che essa è capace di esprimere, siano in grado di trovare i punti di sintesi per costruire i punti di contatto necessari ad affrontare i momenti di crisi. Ed è proprio alla «pandemia idrica» che ha fatto riferimento il Sindaco di Potenza Vincenzo Telesca richiamandosi alla grande unità sociale che i cittadini italiano avevano raggiunto durante la stagione del Covid-19 nel suo intervento nel quale ha invitato tutti a «riflettere sull’importanza di lavorare insieme». «Uniti, possiamo superare questa sfida. Facciamo in modo che la nostra azione oggi par- li più forte delle parole, e che la nostra comunità possa guardare al futuro con speranza e fiducia. Verrà poi il tempo che la politica sia riapproprierà dei propri spazi e turni alle proprie liturgie e sono certo non sarà un tempo lontano se tutti ora restiamo uniti per gestire l’emergenza e superarla, come sempre, nel migliore dei modi» ha detto il primo cittadino del capoluogo. Era stato, proprio il Generale Bardi ad invitare i rappresentanti dei Comuni azionisti di Acquedotto Lucano a comprendere la delicatezza del momento confidando «nel senso di responsabilità e nel sostegno di tutta la cittadinanza per riuscire insieme a fronteggiare questa emergenza». Un invito raccolto non soltanto da Telesca e dai sindaci ma anche dallo stesso Bernardo che ha ritirato, con senso di responsabilità, la propria candidatura.
LE AZIONI MESSE IN CAMPO
Nella sua relazione il Governatore ha elencato le azioni messe in campo in questi mesi per “garantire una gestione ottimale della situa- zione e scongiurare ulteriori restrizioni” con il fondamentale supporto della «Direzione regionale Infrastrutture, Sindaci lucani, Acque- dotto Lucano, Consorzio di Bonifica, Acque del Sud, Egrib e tutti coloro che a vario titolo stanno dando il proprio prezioso contributo per mitigare questa situazione di emergenza» E di azioni Bardi, anche come commissario straordinario nominato dal Governo nazionale, ne ha messe in campo tante e tante altre ne ha messe in cantiere. È stato realizzato uno sbarramento sulle acque di scolo dell’invaso, con una pompa attiva per potenziare l’approvvigionamento idrico (il cosiddetto Camastrino) e sono stati installati due ponti- li per raggiungere le aree dove le acque sono più profonde dove sono state collocato pompe che, negli ultimi dieci giorni, hanno garantito la continuità del prelievo d’acqua. Misure che possono sembrare di poco conto ma che hanno consentito di evitare una situa- zione ancora peggiore di quella vissuta dai cittadini dell’area della Camastra. Nel frattempo il Governo Regionale si sta muovendo per cercare nuove fonti cercando di identificare pozzi e sorgenti nell’area del Camastra e nella zona alta della Val d’Agri, per ripristinare il potabilizzatore di Tito, per destina- re uno dei due pozzi presenti sotto il sollevamento di Ginestrole, a Marsico Nuovo allo schema idrico Basento-Camastra, per predisporre un intervento logistico per convoglia- re le acque del Basento verso l’invaso del Camastra per una condotta straordinaria di 4km. «Oggi per la prima volta – ha detto Bardi – un Governo ascolta le istanze della Regione e si rende conto della situazione e nomina il presidente della regione Commissario per l’emergenza stanziando fondi reali finalizzati al superamento di essa in tempi rapidi». Proprio «grazie al Governo e alla Protezione Civile – ha precisato Bardi – è stato approvato un piano di finanziamento per i primi 90 giorni, con uno stanziamento di 2,5 milioni di euro, per interventi di ripristino e funzionalità delle infrastrutture pubbliche, completabili entro i primi 90 giorni e per il soccorso e l’assistenza diretta alla popolazione».
INSIEME POSSIAMO FARCELA
La situazione idrica nei comuni dello schema Camastra-Basento è decisamente critica. I cittadini stanno vivendo disagi che meritano dell’attenzione della politica tutta nel senso più nobile del termine. Nell’assemblea dei Soci di Acquedotto Lucano Bardi, Telesca ma anche Bernardi e con loro tutti i sindaci della Basilicata, hanno dimostrato che è possibile superare le divisioni politiche per agire in nome e per conto di un interesse comune più importante. Un segnale che fa ben sperare verso il futuro e che serve a dimostrare che la nostra terra è in grado di esprimere una classe dirigente all’altezza. In questi mesi la stragrande maggioranza della popolazione ha compreso le difficoltà e nessuna delle forze politiche più autorevole ha cercato di strumentalizzare i problemi per un tornaconto personale. Il periodo è complesso e nessuno ha nascosto i problemi. La classe dirigente lucana appare all’altezza della grande sfida. L’assemblea dei soci ha confermato Andretta quale amministratore unico di AQL. Ora spetta a lui, alle sue capacità manageriali affrontare con l’aiuto di tutti l’emergenza.
Di Massimo Dellapenna