AttualitàBasilicataBlog

CPR PALAZZO SAN GERVASIO: LA PROTESTA E IL TENTATO SUICIDIO

Ospite vuole chiamare la madre anziana ricoverata per una caduta: dopo i no, prova a impiccarsi con dei pantaloni appesi alle sbarre della cella. Lo salva il compagno di modulo

Altri episodi verificatisi nella giornata di sabato scorso nel Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Palazzo San Gervasio sollevano preoccupanti questioni sulla gestione della struttura: un tentato suicidio e una protesta con piccolo tentativo di incendio. Dopo aver già inviato una comunicazione tramite posta elettronica certificata al responsabile della struttura per avere delucidazioni sull’accaduto e per avere notizie certe circa lo stato di salute dei due ospiti al centro degli episodi di 2 giorni fa, l’avvocato Arturo Covella, che assiste entrambi, questa mattina invierà una comunicazione al Garante nazionale. Dall’avvocato Covella, in precedenza, già inviate all’Organismo di controllo sui luoghi di priva- zione della libertà personale altre due segnalazioni le cui istruttorie, anche e a seguito di quanto riferito dalla Prefettura, non sono ancora chiuse. Da ricordare che tra i vari episodi che hanno riportato il Cpr di Palazzo San Gervasio alla ribalta delle cronache nazionali, il più grave, è in corso l’inchiesta della Procura di Potenza, è quello relativo alla morte del giovane marocchino Osama Darkaoui. All’origine dei fatti di sabato, il negato consenso alla richiesta di un’ospite del Cpr di poter contattare telefonicamente la madre anziana. La telefonata era motivata dall’aver appreso che il genitore fosse in ospedale a seguito di una caduta. Al no ricevuto, il trattenuto nel Cpr lucano, stando alle informazioni raccolte dall’avvocato Covella, avrebbe tentato di impiccarsi con i pantaloni appesi alle sbarre del modulo. A soccorrerlo e a salvarlo, il compagno di cella che nell’azione ha perso l’equilibrio cadendo a terra e sbattendo la testa. Lo stesso, in precedenza aveva già riportato una frattura allo zigomo con prognosi medio-lunga e che , come da lamentela, potrebbe essere stata non medicata adeguatamente. Ad ogni modo entrambi avrebbero chiesto di essere accompagnati in ospedale per un controllo, ma anche questa richiesta è stata negata. I due, come reazione, hanno provato ad appiccare un piccolo incendio davanti al modulo abitativo. Fino alle ultime informazioni ricevute dall’avvocato Covella, neanche nella giornata di ieri i due trattenuti presso il Cpr di Palazzo San Gervasio erano riusciti ad ottenere l’accompagnamento al più vicino presidio ospedaliero

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti