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BARAGIANO, LA “DECO” È IDENTITÀ TERRITORIALE

Il Sindaco Galizia e il Consigliere Sileo consegnano due Certificati e fanno il punto sull’importante convegno

La “valorizzazione e le opportunità per le Aree interne attraverso sostenibilità, tipicità dei prodotto e fondi pubblici” è stato il tema del convegno svoltosi a Baragiano nell’Auditorium di Via Limiti, in una sala gremita, con la consegna dei primi due certificati De.C.O. all’Azienda Agricola Gliubizzi Graziano specializzato nella produzione dei famosi “peperoni cruschi” e all’Azienda Agricola La Fenice di Galasso Anna che trasforma il peperone corno di capra in un pregevole liquore: Cruscò.

Un’ importante opera di marketing territoriale convintamente promossa dall’Amministrazione Comunale di Baragiano, in particolare dal Sindaco Giuseppe Galizia e dal Consigliere, già vicesindaco, Maurizio Sileo che hanno confermato la validità e l’importanza della De.C.O. come nuova frontiera per salvaguardare l’identità di un territorio, tutelando e valorizzando un prodotto tipico da intendersi come risorsa di sicuro valore economico, culturale e turistico.

«Un percorso -spiegano gli Amministratori- che è cominciato nel 2022 con la nomina della commissione De.C.O. che si è avvalsa nella sua componente tecnica, a titolo del tutto gratuito, di professionalità altamente qualificate quali il Dott. Gustavo Tisci (Agronomo), la Dott.ssa Daniela Faraone (Tecnologo Alimentare) e la Dott.ssa Latorre Arianna (Settore Legale) – seguito poi dall’approvazione nel 2023 del disciplinare di produzione del Peperone Corno di Capra di Baragiano. Storie di eccellenza e di grandi sfide, in un territorio tanto piccolo quanto promettente nel settore agroalimentare e non solo. Una vetrina promozionale e di valorizzazione delle nostre tipicità, una scommessa su cui l’Amministrazione Comunale lavora da tempo, cercando di segnare un reale punto di svolta per la sua comunità e riconsegnando a Baragiano un ruolo di primato unanimemente riconosciuto».

L’obiettivo è, oggi, aprirsi ad una condivisione più allargata alle aree interne che miri a sviluppare un marchio “ombrello” per tutte le eccellenze del Marmo Platano. Strategica quindi la presenza di tutti i sindaci dell’area, per Ruoti Franco Gentilesca, per Bella Leonardo Sabato, per Muro Lucano Giovanni Setaro, per Picerno Margherita Scavone, per Castelgrande Franchino Cianci.

Il dibattito, abilmente condotto da Maurizio Sileo, si è avvalso della preziosa e autorevole presenza della Presidente del Gal Percorsi Caterina Salvia, delle Associazioni di categoria, con Giambattista Lorusso, Presidente provinciale CIA e Antonio Pessolani, Presidente regionale Coldiretti Basilicata, dell’Assessore all’ambiente Laura Mongiello e dell’Onorevole Aldo Mattia. «Da parte loro il plauso unanime nel riconoscimento di un progetto di grandissimo valore e unico nel suo genere che ha aperto il dibattito ad ulteriori nuovi spunti di riflessione -proseguono Galizia e Sileo- In particolare Pessolani ha posto l’accento sulla necessità di avviare i piani agricoli comunali, migliorando la logistica e utilizzando i numerosi fondi in progetti che prediligano la “restanza”. Concetto richiamato dalla Presidente del Gal Caterina Salvia che ha evidenziato come sia necessario partire dai risultati per programmare il futuro. La capacità dei territori di fare rete non può ovviamente prescindere dal sostegno della Regione e l’Assessore Laura Mongiello, intervenendo sul tema della sostenibilità, ha confermato la volontà di investire sul piano energetico favorendo le nostre piccole aziende, riproponendo nuovamente il bando borghi per valorizzare e promuovere quel “turismo lento utile a combattere lo spopolamento».

La conclusione del dibattito è stata affidata all’Onorevole Mattia che «ha ricordato il lavoro incisivo del Governo centrale sul tema, indicando, tra le priorità, oltre all’impegno degli Enti locali, tre pilastri, a suo dire, indispensabili: la promozione, con la cucina che diventa patrimonio immateriale dell’Unesco, il sostegno ai progetti di filiera e la tutela con leggi mirate che “vietino la costruzione di industrie che letteralmente costruiscono cibo sintetico».

Una vetrina importante insomma che dà lustro non ad un’Amministrazione Comunale ma al suo territorio, con la creazione di strumenti atti a favorire opportunità di crescita per tutte l’area del Marmo Platano.

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