CHE SPERANZA SFIGATA
TACCO&SPILLO
Con i buoni uffici di Luigi Modrone, ieri per l’election day americano, nientedimeno che in collegamento con l’ex sindaco repubblicano di New York Rudolph Giuliani, dovremo quantomeno chiedere al tycoon e neopresidente Donald Trump una bella parcella in verdi e sonanti dollari per aver mandato in missione portasfortuna Roberto Speranza alla convention di Chicago per l’incoronazione di Kamala Harris e che guarda caso da quel famigerato giorno ha iniziato a scendere precipitosamente nei sondaggi, manco ci fosse di mezzo una terribile macumba elettorale. Ora che l’enfant prodige del più che bollito D’Alema abbia con la sfiga un rapporto caldo fin quasi all’erotico disperato era noto a tutti, vista peraltro la sua straordinaria devozione ai flop presi tanto qui in Basilicata che alle politiche, ma almeno pensavamo che il malaugurio avesse un perimetro d’influenza e di cattiva aria solo nella povera Italia ed invece ne abbiamo scoperto una sua versione addirittura global ed internazionale e per la quale in un batter d’occhio e con due semplici selfie propagandistici Speranza ha fatto secchi i sogni democratici di mantenere i piedi nella Casa Bianca. Canta Zucchero:“Una calamita per la sfiga…”