BasilicataBlog

INFORTUNI LAVORO, BASILICATA: DENUNCE IN CALO

I dati consolidati Inail aggiornati al settembre scorso: nessuna variazione rispetto al 2023 per il numero dei decessi (8)

Aggiornati dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) i dati del 2024 con copertura temporale fino al 30 settembre scorso. A livello nazionale le denunce di infortunio nei primi nove mesi dell’anno in corso sono state 433.002 (+0,5% rispetto a settembre 2023 e -19,2% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un aumento dei soli incidenti avvenuti in itinere. I casi mortali sono stati 776 (+2,0%). L’incidenza sul totale degli occupati Istat (dati provvisori) è in calo rispetto al 2019 sia per gli infortuni (-11,1%) sia per i decessi (-4,1%), mentre rispetto al 2023 è -0,8% per i primi e +0,9% per i secondi. In aumento del 22% le patologie di origine professionale denunciate, pari a 65.333.

INFORTUNI. L’analisi territoriale per macroaree geografiche delle denunce rilevate nei primi nove mesi dell’anno evidenzia, rispetto al 2023, incrementi del 2,26% per le isole, dell’1,21% per il Centro, dello 0,60% per il Nord Ovest e dello 0,09% per il Nord Est. Diminuzioni si rilevano per il Sud (-0,66%).

Il numero delle denunce è in aumento nella provincia autonoma di Trento (+883), in Sicilia (+581), in Piemonte (+487), nella provincia autonoma di Bolzano (+466), nel Lazio (+436), in Toscana (+396), in Lombardia (+387), in Umbria (+292), in Puglia (+242), in Calabria (+162) e in Sardegna (+50).

Mostrano diminuzioni l’Emilia-Romagna (-1.025), l’Abruzzo (-379), la Campania (-217), la Basilicata (-162), il Veneto (-116), le Marche (-104), la Liguria (-96), il Friuli Venezia Giulia (-81), la Valle d’Aosta (-16) e il Molise (-13). In termini percentuali, tra le regioni con i maggiori incrementi si segnalano le province autonome di Trento (+14,8%) e Bolzano (+4,5%), l’Umbria (+3,9%), la Sicilia (+3,1%) e la Calabria (+2,6%), mentre per i decrementi la Basilicata (-5,4%), l’Abruzzo (-4,2%), l’Emilia Romagna (-1,8%) e la Valle d’Aosta (-1,6%).

Nel periodo gennaio-settembre del 2023, per la Basilicata erano state registrate 2 mila e 992 denunce di infortunio, mentre quelle risultate nello stesso periodo di riferimento, ma dell’anno in corso, sono state 2 mila e 830.

DECESSI. L’analisi territoriale per macroaree geografiche delle denunce di infortunio con esito mortale evidenzia, per i primi nove mesi del 2024, aumenti per le isole (+19,70%), per il centro (+9,42%) e per il nord ovest (+8,42%). Si rilevano diminuzioni per il sud (-12,70%) e per il nord est (-2,41%).

Le regioni che mostrano aumenti sono: la Lombardia, con 20 casi in più, il Lazio (+17), l’Emilia-Romagna (+14), la Toscana e la Sicilia (+9), la Valle d’Aosta (+5), la Sardegna (+4), la provincia autonoma di Trento (+3), la provincia autonoma di Bolzano e la Calabria (+1). Si rilevano diminuzioni in Veneto, dove i casi in meno sono stati 19, in Campania (-13), in Abruzzo (-9), in Piemonte (-8), nelle Marche (-7), in Umbria (-6), in Friuli Venezia Giulia (-3), in Molise (-2), in Puglia (-1).

Infine, non si evidenziano variazioni rispetto al periodo gennaio-settembre 2023 in Liguria (17 casi) e in Basilicata (8 casi).

MALATTIE PROFESSIONALI. L’analisi territoriale mostra, per i primi nove mesi del 2024, aumenti in tutte le macroaree geografiche: sud (+31,20%), isole (+26,95%), Centro (+20,79%), Nord Ovest (+14,91%) e Nord Est (+13,53%). Mostrano incrementi: la Puglia (+1.888), l’Abruzzo (+1.716), la Toscana (+1.678), la Sardegna (+1.350), le Marche (+966), il Lazio (+761), l’Emilia Romagna (+729), l’Umbria (+688), il Veneto (+578), la Liguria (+413), il Molise (+336), la Lombardia (+203), il Piemonte (+155), la Calabria (+132), il Friuli Venezia Giulia (+97), la Basilicata (+53), la Sicilia (+34), la provincia autonoma di Bolzano (+26), la Campania (+13).

Diminuzioni si sono rilevate nella provincia autonoma di Trento (-29) e in Valle d’Aosta (-9).

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti