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MALAFFARE AQL: AL VIA GLI INTERROGATORI PREVENTIVI

Ieri davanti al Gip i legali di tre delle cinque aziende coinvolte. Si prosegue fino al 15 novembre

Al via ieri gli interrogatori preventivi davanti al Gip del Tribunale di Potenza, Lucio Setola, nell’ambito dell’inchiesta su certo malaffare orbitante intorno ad Acquedotto Lucano. Davanti al Giudice per le indagini preliminari, i legali di tre delle cinque aziende coinvolte: Ing. Ram Srl, Iti Ferr e Pansardi. Il Pubblico ministero Elena Mazzilli ha chiesto misure cautelari e interdittive per 17 persone e 5 società. Gli indagati rispondono, a vario titolo, di corruzione, istigazione alla corruzione e turbativa d’asta. Gli interrogatori andranno avanti fino alla fine della prossima settimana. Solo in seguito il giudice deciderà sulle richieste di custodia cautelare avanzate dal Pm. Tra gli indagati anche tre funzionari e un ex dirigente di Acquedotto lucano. L’ipotesi è che abbiano ricevuto regali e favori anche di natura non economica in cambio di vantaggi nei confronti delle aziende. Nel mirino della Procura l’appalto dal valore complessivo di 43 milioni di euro per l’assegnazione dei 17 lotti per la manutenzione e l’ammodernamento delle reti idriche e fognarie. L’ipotesi accusatoria è che gli imprenditori coinvolti abbiano costituito una sorta di cartella per una presunta spartizione dei vari lotti. Sul fronte società, a chiudere il cerchio con gli interrogatori previsti per oggi, la Sinnica Spurgo Srl e la Stigliano Srl. Poi via via, fino al 15 novembre, sarà il turno dei 17 indagati che, assistiti dai loro difensori, davanti al Gip dovranno decidere se rispondere o meno alle domande per provare a chiarire la loro posizione in relazione ai fatti contestati. Per completezza d’informazione, da ricordare che nè l’attuale né l’ex Amministratore unico di Acquedotto Lucano, rispettivamente Alfonso Andretta e Giandomenico Marchese, risultano in alcun modo coinvolti nell’inchiesta

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