IL SONNO DI GUARENTE HA GENERATO MOSTRI
L’amministrazione leghista ha dimenticato di presentare la domanda. La retorica della Città dei Giovani e dello Sport alla prova dei fatti. Potenza non presente nella graduatoria della Regione per la rigenerazione e riqualificazione degli impianti sportivi
La Regione Basilicata finanzia gli Interventi infrastrutturali di rigenerazione e riqualificazione delle strutture e degli impianti sportivi esistenti. Per farlo la Regione Basilicata con DGR n. 671/2022 aveva emanato l’avviso pubblico “per la presentazione e selezione di operazioni di rigenerazione e riqualificazione di impianti sportivi esistenti denominato INFRA-SPORT”. L’Avviso era rivolto ai Comuni che avessero voluto presentare progetti per la sistemazione degli impianti sportivi.
POTENZA ASSENTE
Nella determinazione con la quale è stata pubblicata la presa d’atto della graduatoria si nota immediatamente una grande assente. La Città di Potenza, quella che verosimilmente ha le più importanti strutture sportive della Basilicata, sul cui territorio insiste la Piscina di Montereale, il Coni, il Campo Scuola soltanto per citare le più importanti non c’è. Non c’è né nella graduatoria dei progetti ammessi e finanziati né nell’elenco di quelli esclusi o dichiarati inammissibili. In pratica la Città di Potenza ha dimenticato di avere strutture sportive da adeguare e non ha presentato la domanda.
LA RETORICA DELLA CITTÁ DELLO SPORT E DEI GIOVANI
In questi cinque anni trascorsi di amministrazione leghista della Città siamo stati soffocati e riempiti dalla retorica della Città dei Giovani che si è unita a quella della Città dello Sport. Sembrava che Potenza dovesse diventare una sorta di Olimpia della Basilicata, pronta ad ospitare qualsiasi attività giovanile e qualsiasi attività sportiva. Uno scintillare continuo di comunicati stampa e di dichiarazioni roboanti da parte del Sindaco Guarente per ricordare le quali basta vedere il suo profilo facebook o gli archivi delle comunicazioni stampa.
L’ASSENZA DI AZIONI
Peccato, però, che a queste roboanti dichiarazioni non abbia fatto da contraltare la strutturazione di azioni concrete. Il Comune di Potenza non è in graduatoria non per una qualche volontà della Regione Basilicata o per qualche macroscopico errore della progettazione. Il Comune di Potenza non è in graduatoria per ricevere finanziamenti per le strutture sportive semplicemente perché non si è preoccupato di fare la domanda. Ci piacerebbe sapere se Mario Guarente e la sua Giunta in quel periodo fossero particolarmente distratti su altri tipi di priorità, se non hanno notato che ci sono tante strutture sportive che meritano di essere adeguate o, molto più semplicemente, si sono dimenticati di presentare la domanda. La retorica di molti amministratori presenti e passati della Città di Potenza si riempie di parole di orgoglio potentino, di centralità del capoluogo di Regione, di importanza strategica della Città rispetto a qualsiasi altro centro della Regione. La realtà dei fatti dimostra che Sindaci di piccolissimi comuni hanno trovato il tempo per presentare la domanda, il Comune di Potenza no.
L’EREDITÁ DELLE MACERIE
Il Sindaco Vincenzo Telesca, molto diplomaticamente e da gran galantuomo qual è, nel suo discorso di insediamento e in tutte le azioni che ha compiuto, ha sempre evidenziato la necessità di agire in continuità con le cose buone fatte dalle precedenti amministrazioni e non si è mai nascosto dietro gli “errori di quelli di prima” per giustificare eventuali sue mancanze. Sicuramente non lo farà neanche in questa occasione. Il fatto vero, però, è che questa situazione dimostra, come tante altre, il cumulo di macerie amministrative dalle quali Telesca è costretto a far ripartire la Città.
Di Massimo Dellapenna