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TENTATA CONCUSSIONE, CUPPARO RINVIATO A GIUDIZIO

Inchiesta sanità reggono le accuse del pm Montemurro sul “mobbing” all’ex Barresi: a processo tutta la giunta dell’epoca. Assolto invece con formula piena il Dg del San Carlo Giuseppe Spera

Inchiesta dell’Antimafia di Potenza, Pm Vincenzo Montemurro, su ipotizzati illeciti orbitanti intorno alla Sanità lucana e sul presunto voto di scambio alle comunali di Lagonegro del 2020: il Direttore genera- le dell’Azienda ospedaliera regionale Aor San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera, assolto con for- mula piena, «perchè il fatto non sussiste». Al termine dell’ultima udienza preliminare svoltasi ieri al Tribunale del capoluogo, il Gip Francesco Valente ha sciolto la riserva sia sui 3 riti abbreviati che sulle richieste di rinvio a giudizio nei confronti degli altri indagati, tra cui l’attuale presidente di Regione, Vito Bardi, e l’attuale senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa. Come il Dg Spera, a op- tare per l’abbreviato anche Antonello Canonico e l’ex, durante la scorsa legislatura, Dirigente dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza della Regione, Antonio Ferrara. La Procura, correttamente, senza incaponirsi, aveva chiesto il non luogo a procedere per Ferrara, mentre per Spera 3 anni e 4 mesi di reclusione. Tutti e 3 i citati, assolti. Laddove il Gip in funzione di Gup ha dovuto entrare nel merito emettendo una sentenza che andrà motivata in relazione ai riti abbreviati, ha assolto ed anche, come nel caso del Dg Spera, con formula piena, mentre do- ve doveva valutare soltanto il fumus senza dover motivare, ha preferito rinviare a giudizio. Tra coloro che dovranno affrontare il processo, avendo optato per il rito ordinario, il presidente Vito Bardi che dovrà difendersi dall’accusa di concorso in induzione a dare o promettere utilità. L’EX GIUNTA REGIONALE Come Bardi, rinviati a giudizio anche quattro assessori della Giunta regionale in carica all’epoca dei fatti contestati, Francesco Fanelli, Gianni Rosa, Francesco Cupparo e Rocco Leone. Fanelli e Leone, all’epoca dei fatti contestati assessori, oggi consiglieri regionali. Fanelli che alle scorse comunali aveva fortemente attaccato il suo avversario, contro il quale ha poi perso, Vincenzo Telesca, mettendone in dubbio le qualità deontologiche, mentre lui era imputato su una inchiesta dell’Antimafia per la quale oggi è stato rinviato a giudizio. Telesca in maniera assai signorile non ha mai utilizzato questa arma in campagna elettorale e fu poi premiato dai cittadini potentini che lo hanno eletto sindaco doppiando le preferenze dell’ex vice presidente della Regione. La posizione dell’ex assessore Donatella Merra, accusata di abuso d’ufficio, era stata già chiarita con la depenalizzazione del reato. Il capo di imputazione che vede correi i citati nell’ex Giunta è quello, così come prospettato dall’accusa, relativo alle pressioni per «costringe- re alle dimissioni» l’ex Dg del San Carlo, Massimo Barresi “colpevole” di «non essersi adeguato alle richieste indebite e talora illecite ed o cliente- lari della Giunta». L’atto centrale su cui si basa la specifica accusa, è quello del riparto definito dei fondi Fsr 2019 con cui, al contrario di una pregressa nota pro- grammatica di Bilancio, la dotazione finanziaria in gestione a Barresi subì un taglio di oltre 10 milioni di euro. Parallelamente, invece, come da assoluzione di Ferrara, caduta l’accusa nei confronti suoi, di Bardi e di Leone, riguardante, come da impianto accusatorio, le comunicazioni dirette all’avvocato distrettuale della Regione Basilicata, Valerio Di Giacomo, per “notificargli” la volontà politica, in estrema sintesi e secondo il teorema accusatorio, di “non difendere” la nomi- na di Barresi impugnata da Spera dinanzi alla Giustizia amministrativa. Riprendendo le fila della decurtazione dei fondi, in sostanza l’oggetto del rinvio a giudizio riguarda una Delibera che ha approvato un piano tecnico finanziario redatto dal Dipartimento Salute. In Aula lo scontro sarà sulla correttezza o meno dei passaggi tecnico-contabili recepiti dall’allora Giunta regionale. Tra i citati, l’attuale assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo, ha anche altre accuse a suo carico che rendono la sua posizione differente. Il riferimento è all’ipotizzata tentata concussione per avere fatto pressioni, secondo la Procura so- spinto da logiche elettorali-politiche ed in con- corso con l’ex consigliere regionale di Forza Italia, Francesco Piro, sull’ex Au di Acquedotto Lucano per la nomina a Dirigente di un funzionario che così avrebbe ottenuto, qualora il piano si fosse concretizzato, un ingiusto vantaggio patrimoniale.

IL PROCESSO INIZIERÀ IL 20 GENNAIO

Il processo a Bardi e gli altri rinviati a giudizio inizierà il 20 gennaio prossimo. I giornali di tutta Italia hanno ribattuto la notizia, anche se da un punto di vista di rilevanza, anche politica, la posizione più pesante e quella dell’assessore in Cupparo, a differenza degli altri imputati ancora in carica, in quanto si tratta di tentata concussione e non come il reato contestato a Bardi che non riguarda strettamente una questione di malaffare. Il reato contestato è concorso in induzione. Il rinvio a giudizio riguarda una delibera che approva un piano tecnico finanziario redatto dal dipartimento salute, con la giunta che ne prende atto. Tutto si concentra sul piano tecnico-contabile, in particolare sul piano di riparto, considerato un fattore condizionante. D’altro canto a questo processo si arriva soprattutto per errori di leggerezza. Il caso di Massimo Barresi è stato gestito male. Tuttavia, sembra che l’esperienza non abbia insegnato a tutti le lezioni necessarie. Ancora diverso è il caso della restante parte del- l’inchiesta per cui sempre il 20 gennaio inizierà il dibattimento e che riguarda le ipotesi di illecite ingerenze nell’elezioni di Lagonegro dove per larga parte ha retto l’impianto accusatorio del Pm Montemurro, a seguito delle indagini di Carabinieri e Polizia. È rinviata, tra gli altri, a giudizio anche l’ex sin- daca Di Lascio, decaduta su decisione del Prefetto, proprio a seguito di questa indagine.

Di Ciro Merlo

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