TOSSICODIPENDENZE: FOTOGRAFIA DELL’ASSISTENZA IN BASILICATA
In totale mille e 177 gli utenti dei servizi assistenziali lucani: 81 i nuovi. Tra coloro che ricorrono alle cure oltre mille sono uomini
Sono 81, di cui 74 di sesso maschile e 7 di sesso femminile, i nuovi utenti dei Servizi per le tossicodipendenze della Basilicata, che vanno ad aggiungersi ai mille e 96 già in carico o rientrati per un totale di mille e 177 utenti complessivo a forte prevalenza maschile (mille e 94 utenti di sesso maschile e 83 di sesso femminile). Sono alcuni dei dati lucani contenuti nel nuovo “Rapporto tossicodipendenze 2023” redatto dal Ministero della Salute.
UTENTI IN BASILICATA: CARATTERISTICHE SOCIALI E DEMOGRAFICHE
Servizi per trattare le dipendenze da sostanze stupefacenti: se si confrontano i numeri con il rapporto 2018, gli utenti in Basilicata sono aumentati dai 916 di allora ai mille e 177 del 2023. A livello nazionale, relativamente alle caratteristiche socio-demografiche dell’utenza in carico, nel 2023 i servizi in Italia hanno assistito complessivamente 132.195 soggetti dipendenti da sostanze, su un totale di 252.401 contatti, di cui 17.243 nuovi utenti (13%) e 114.952 soggetti già in carico o rientrati dagli anni precedenti (87%). Circa l’85% dei pazienti totali sono di genere maschile, «con un rapporto di 1 femmina ogni 6 maschi», sia nei nuovi che nei vecchi utenti distintamente. I pazienti in trattamento sono prevalentemente di nazionalità italiana (90,9%). Le classi di età più frequenti sono quelle comprese tra i 35 e i 54 anni. Relativamente allo stato civile, nel 2023 gli utenti in Basilicata presentano valori più alti nella categoria celibe (588 su mille e 177 utenti complessivi), poi a seguire 288 («non rilevato»), 175 (coniugato), 19 (divorziato), 44 (nubile), 53 (separato) e 2 (vedovo). A livello nazionale, in riferimento alla condizione abitativa (con chi vivono) la maggior parte degli utenti di sesso maschile vive con la famiglia di origine (27,0%) mentre gli utenti di sesso femminile abitano soprattutto con il proprio partner e i figli (26,6%). La quota di coloro che vivono da soli è relativamente bassa (11%). In Basilicata, la situazione dei mille e 177 utenti è la seguente: con la famiglia di origine (447), con il partner-i figli (256), solo (81), con gli amici o altre persone senza legami di parentela (5), altro (32), non rilevato (356). Un altro dato rilevato riguardante la condizione abitativa si riferisce all’informazione sulla convivenza dell’utente con i propri figli. A livello nazionale come a livello regionale, «il dato è fortemente sottostimato considerando che viene rilevato solo nel 31,4% dei casi». In Italia, limitando l’analisi ai soli utenti per i quali l’informazione è stata raccolta (41.567 utenti) un elevato numero di soggetti trattati non ha figli (74,2% nei maschi; 65,7% nelle femmine). Coloro che hanno figli (11.257 utenti) vivono con loro nel 46,2% dei casi. In Basilicata, 9 utenti non vivono con i figli mentre vivono con i figli e 87 hanno dichiarato di non avere figli. Numeri statisticamente poco rilevanti dati i mille e 70 utenti senza specifica informazione (non noto-non rilevato). Per quanto riguarda il luogo dove gli utenti della Basilicata vivono, 818 hanno dimora stabile, 7 risultano senza fissa dimora o senza tetto, 56 (altro) e 296 (non noto-non rilevato).
ISTRUZIONE E CONDIZIONE PROFESSIONALE
In riferimento al livello di istruzione, in Basilicata nessuno (1), licenza elementare (34), livello secondario (871), livelli più alti (31), non noto-non rilevato (240). Relativamente alla condizione professionale, in Basilicata e nel 2023, 113 sui mille e 177 utenti complessivi dei Servizi per le tossicodipendenze hanno dichiarato di essere «occupati occasionalmente». A seguire: occupati regolarmente (298), studenti (25), disoccupato-scoraggiati (325), riceve benefit sociali (15), altro (3), non noto-non rilevato (398). In Basilicata, inoltre, per una piccola parte degli utenti (23) è stata rilevata una patologia psichiatrica concomitante alla dipendenza da droga: schizofrenia e altre psicosi funzionali (1 utente), sindromi nevrotiche e somatoformi (3), disturbi della personalità e del comportamento (16), altri disturbi psichici (3).
TEST PER ALTRE PATOLOGIE: ALTI I POSITIVI HVC Nel 2023,
in Italia gli assistiti testati per HIV sono stati 34.444, pari al 26,1 % del totale dei soggetti in trattamento: sono risultati positivi 1.667 soggetti, corrispondenti all’1,3% del totale dei trattati. In Basilicata gli assistiti testati sono stati 420 pari al 35,7% del totale di mille e 177 utenti, e 5 sono risultati (0,4%). In Basilicata il 31,7% (373) degli utenti è stato sottoposto al test HBV e 5 sono quelli risultati positivi (0,4%). Infine il 29,7% (350) degli utenti in Basilicata è stato sottoposto al test HCV e 105 sono quelli risultati positivi: 8,9%. In termini percentuali così esposti, la Basilicata si colloca nella parte alta dopo Emilia Romagna (32,9%), Valle d’Aosta (31%), Piemonte (29%), Veneto (17,7%) e Liguria (9,2%). Per quanto riguarda il personale dedicato all’assistenza degli utenti con problemi di dipendenza, in questo caso i numeri sono aggiornati al 31 dicembre 2022, in Basilicata 8 medici a tempo pieno, di cui 4 psichiatri e 3 psicologi. La dotazione organica del personale infermieristico conta 13 unità a tempo pieno. In servizio 4 educatori professionali a tempo pieno e 6 assistenti sociali e 2 sociologi, anch’essi a tempo pieno. Le unità inquadrate come personale amministrativo, due. In totale, il personale dedicato all’assistenza degli utenti con problemi di dipendenza, in Basilicata conta 38 unità. Il rapporto personale ogni 100mila abitanti è risultato pari a 7,1.
TIPOLOGIE DI STUPEFACENTI: PANORAMICA ITALIANA
Dal rapporto è emerso che in Italia il 60,2% delle persone in trattamento per droga è in carico ai servizi per uso primario di oppiacei. L’eroina rimane la sostanza primaria più usata dall’insieme degli utenti in trattamento; tuttavia la proporzione di persone sul totale dei trattati che la scelgono come sostanza di elezione, diminuisce nel corso degli anni. Tra nuovi utenti la cocaina risulta sostanza primaria d’abuso nel 44,6% dei casi, nel tempo è aumentata la proporzione di persone che richiedono un trattamento per uso di cocaina.