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STARTUP INNOVATIVE: LA BASILICATA È PRIMA

Al 3° trimestre 2024 confermata la tendenza nazionale al calo. Nominativamente il peso lucano è dello 0,9%. Col 4,39% la regione primeggia per incidenza sul totale delle nuove società di capitali

La Basilicata, con le sue 119 imprese, rappresenta lo 0,93% delle startup innovative sul territorio nazionale: regione 18esima in Italia. Tuttavia il rapporto startup innovative sul totale nuove società di capitali della regione Basilicata, che sono quelle costituite da non più di 5 anni, con ultimo fatturato dichiarato inferiore a 5 milioni di euro ed in stato attivo, è del 4,39%. Sono i due dati principali che emergono dall’ultimo consuntivo di Infocamere validato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che contiene i numeri consolidati al 3° trimestre del 2024 Numeri lucani altalenanti e anche a livello nazionale situazione parzialmente magmatica: al termine del 3° trimestre 2024, il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese è pari a 12.842, in diminuzione di 29 unità (-0,23%) rispetto al trimestre precedente. Di conseguenza confermata la prosecuzione della tendenza al calo iniziata nel primo trimestre 2023, quando le startup innovative erano in tutto 14 mila e 29. La tendenza demografica è negativa, ma, come specificato dai redattori del rapporto, il dato è mitigato da almeno due fenomeni paralleli: innanzitutto, l’aumento delle Pmi innovative (più 5 mila unità nel 2024 rispetto all’ultima rilevazione), che rappresentano lo stadio successivo di evoluzione economica delle startup innovative. Si può «ragionevolmente supporre che un buon numero di startup si siano tramutate in Pmi innovative, vista la crescita ininterrotta di quest’ultime». Secondariamente, i trend positivi della capitalizzazione totale e media delle startup che continuano ad aumentare, dati confortanti rispetto alla solidità del settore. In riferimento alla distribuzione italiana per settori di attività, il 78,77% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione di software e consulenza informatica, 43,09%; attività di R&S, 14,64%; attività dei servizi d’informazione, 7,84%). Il 13,49% opera nel manifatturiero (su tutti: fabbricazione di macchinari, 2,56%; fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 1,94%;). Infine, il 2,81% opera nel commercio. Per quanto riguarda la Basilicata, il primo consuntivo trimestrale dell’anno in corso riportava 116 startup innovative, in aumento a 119, elemento confermato al 1° ottobre scorso, già nel 2° trimestre 2024. Due anni fa, invece, il 2022 si era concluso a quota 135 startup innovative registrate al 4° trimestre.

I CONFRONTI REGIONALI: BASILICATA IN CODA, MA ANCHE IN TESTA

Tornando ai numeri del 3° trimestre 2024, analizzando la distribuzione geografica del fenomeno, la Lombardia si conferma, ancora una volta, la regione che conta il maggior numero di startup innovative: 3.436, pari al 26,76% del totale nazionale. Seguono il Lazio (1.510, 11,76% del totale) e la Campania con 1.505 startup (11,72% del totale). In quarta posizione figura l’Emilia-Romagna con 903 startup (7,03%) e, al quinto posto, il Veneto (802 unità, 6,25% del totale nazionale). In coda figurano la Valle d’Aosta con 17 (0,13%), il Molise con 71 (0,55%) e la Basilicata con 119 (0,93%) startup innovative. Nel corso del terzo trimestre dell’anno, comunque, la Basilicata si attesta come la regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle nuove società di capitali, scalzando dalla testa di questa classifica il Molise. In particolare, come anticipato, in Basilicata il 4,39% delle nuove società di capitali è una startup innovativa. Al secondo posto troviamo il FriuliVenezia Giulia (4,28%), che precede di poco la Lombardia (4,24%), il Trentino- Alto Adige e l’Umbria (3,89%). Chiudono la classifica la Sardegna, il Lazio e la Calabria (tutte tra il 2% e il 2,8%).

DENSITÀ PROVINCIALE: IL POTENTINO 5° IN ITALIA

Milano rimane la provincia con il maggior numero di startup innovative in Italia: alla fine del terzo trimestre 2024 erano 2.506, il 19,51% del totale nazionale. Al secondo posto si piazza Roma, unica altra provincia oltre quota mille (1.351 startup, 10,52% sul totale). Tutte le altre province maggiori rimangono piuttosto staccate: nella top-5 figurano, nell’ordine, Napoli (836, 6,51%), Torino (518, 4,03%) e Bari (312, 2,43%). La top 10 è completata da Bologna, Catania, Brescia, Salerno e Palermo. Le ultime 10 province dell’elenco, invece, contano meno di 16 startup. Il record negativo spetta al Verbano Cusio Ossola, seguita da Vercelli, dove sono localizzate rispettivamente solo 2 e 3 startup innovative. Se si considera il numero di startup innovative in rapporto al numero di nuove società di capitali attive nella provincia, al primo posto L’Aquila (con il 6%) scavalca Trieste (5,55%). Seguono Terni (5,49%), Milano (5,47%%) e Potenza (5,28 %). All’estremo opposto, la provincia con la minore incidenza di startup sul totale delle nuove società di capitali è il Verbano Cusio Ossola (con lo 0,43%)

Di A.Carponi

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