AttualitàBasilicataBlog

PROGETTO “CASE A 1 EURO”: OPPORTUNITÀ PER LA BASILICATA

L’intervento di Giuseppe Ticchio

Dopo un po’ di tempo ritorno nuovamente sull’argomento del progetto della casa a 1 euro nei comuni della Basilicata. Ritorno sull’argomento anche per congratularmi con il mio comune di nascita e d’iscrizione Aire, «San Fele». Dopo anni di solleciti, finalmente il Consiglio comunale di San Fele si è deciso a inserire come punto all’ordine del giorno «approvazione regolamento». Di per sé, è già un passo avanti. Mi preme aggiungere che forse è stato un bene che il mio comune d’origine, «San Fele», ha tergiversato prima di arrivare a questa conclusione. Questo tergiversare può di gran lunga limare gli errori di altri Co- muni sul territorio nazionale che, con tanta voga ed entusiasmo, si sono buttati a capofitto, salvo poi constatare, nel tempo e aggiungo per inesperienza, la bolla di sapone. Questo è ciò che non desidero accada al comune di San Fele e ad altri Comuni intenzionati a portare avanti un progetto simile. Comunque sia, non desidero fare di tutta l’erba un fascio, perché più di qualche Comune attento e parsimonioso è riuscito nell’intento. Quei Comuni che hanno fallito l’obiettivo l’hanno fatto perché loro stessi non hanno creduto fino in fondo al progetto in discussione. Primo: perché si sono impantanati sui regolamenti che loro stessi hanno approvato. Regolamenti molto farraginosi e di difficile lettura, che suggerisco di correggere al Consiglio comunale di San Fele e ad altri Comuni che hanno in programma un progetto simile. Secondo: che venga approvato un regolamento di facile lettura e applicazione. Terzo: nei regolamenti, i Comuni non possono scrivere che non hanno titolo per intervenire nelle trattative; così dicendo, in anticipo si danno con la zappa sui piedi, perché il ruolo dei Comuni è fondamentale nel gestire il rapporto tra il proprietario e l’acquirente, a maggior ragione se l’acquirente è residente fuori dai confini comunali e nazionali. Quarto: in questo caso, l’acquirente, sentendosi tutelato dalla figura e dal- l’appoggio del Comune, ha un motivo in più per convincersi che una decisione presa in procinto del progetto sia una decisione concreta, ponderata e cautelata. Quinto: il Comune deve essere fondamentale nelle trattative, perché il suo è quello di censire le abitazioni preposte allo scopo prefisso. A seguire, la stessa Amministrazione inserirà le case censite sul proprio sito con tanto di foto, per trasparenza. L’acquirente, la prima cosa che potrebbe fare è chiamare il Comune per l’eventuale trattativa. Così il ruolo del Comune diventa fondamentale per entrare nel vivo del passaggio di proprietà. Questo è il modo semplice e concreto per far sì che l’obiettivo di dare vitalità al progetto della casa a 1 euro diventi fattibile e alla portata di tutti. Certo, a seguire, il Comune avrebbe altri compiti da assolvere, riferendomi alla logistica che dovrà assolvere per competenza e con professionalità. Pertanto, il consiglio spassionato al mio comune di nascita, San Fele, ma anche ai tanti altri Comuni che desiderano raggiungere un obiettivo simile senza problemi, è di fare tesoro degli errori altrui sul territorio nazionale, correggendoli, e il risultato non tarderà ad arrivare. Ripetendomi, rinnovo il mio appello: i primi a crederci compiutamente sul presente progetto dovete essere voi, Amministratori locali, e il risultato della casa a 1 Euro è alla vostra portata.

Di Giuseppe Ticchio

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti