ALTRA TEGOLA DALLA GIUSTIZIA PER GIORDANO
Il Tar lo condanna a risarcire di oltre 128 mila euro la 2ª classificata. Ora è obbligato o sarà Commissario ad acta. Chissà se anche questa volta il sindaco di Vietri farà la vittima di attacchi mediatici
Sulla gara bandita nel 2022 dal Comune di Vietri di Potenza per la vendita a corpo del ma- teriale estrattivo depositato presso la Cava sita nella Località Pedali, l’inchiesta penale sull’aggiudicazione ritenuta, dalla Procura del capoluogo, truccata, «il prezzo pattuito per il patto corruttivo era di 50mila euro pari al 10% del prezzo base per la vendita del materiale estrattivo», farà il suo corso, ma sul versante amministrativo, la ditta che ha partecipato all’appalto non vincendolo, deve essere risarcita. Era noto e lo è ancora di più dopo l’ultronea sentenza del Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata che accogliendo il ricorso della L.C. Trasporti S.r.l. ha ribadito come il Comune amministrato dal sindaco Christian Giordano, che è anche il presidente della Provincia di Potenza, deve pagare. Per spezzare l’inerzia del Comune nel risarcire la ditta che si classificò al 2° posto nella gara d’appalto in questione, il Tar nel dichiarare «l’obbligo» dell’Ente «di pagare alla società ricorrente» il dovuto entro il termine di giorni 120 dalla notifica della sentenza, ha specificato che in caso di «ulteriore inottemperanza», interverrà il Commissario ad acta individuato nel Prefetto di Potenza, o un suo delegato, che provvederà al compimento degli atti necessari all’esecuzione della sentenza. Sarebbero altre 4 mila euro a carico delle casse comunali. Sul caso dell’appalto della Cava sita in località Pedali, ci fu una prima sentenza del Tar nel marzo del 2023. Già il primo verdetto fu sfavorevole al Comune amministrato dal sindaco Giordano. Poi, con altra sentenza sempre del Tar lucano, fu quantificato il risarcimento in poco più di 128 mila euro. Entrambe le sentenze, confermate successivamente dal Consiglio di Stato. Esiti chiari, condotta del Comune no: il bonifico non parte. Così forte la volontà di tentare di ribaltare le sconfitte giuridiche, che il Comune di Vietri di Potenza si è nuovamente rivolto al Consiglio di Stato per la revocazione della citata sentenza dei massimi Giudici amministrativi italiani che confermavano le sconfitte dell’Ente riportate al Tar. Il ricorso verrà discusso il prossimo dicembre. Tuttavia, per il Tar di Basilicata nulla cambia in merito all’esecutività della sentenza del Consiglio di Stato che già ha condannato il Comune. La lista del conto per il sindaco Giordano: 128 mila e 208 euro, oltre interessi legali dal giugno 2022 e fino al soddisfo, 3 mila euro del compenso professionale liquidato dalla prima sentenza del Tar del 2023, 3 mila euro del compenso professionale liquidato dalla seconda sentenza del Tar sempre del 2023, 3 mila del compenso professionale liquidato dal Consiglio di Stato. A ciò, da aggiungere 3 mila e 500 euro delle spese dell’ultimo giudizio al Tar, di questo novembre, poste a carico sempre del Comune di Vietri di Potenza. Come riportato, se l’«obbligo» del pagamento entro i 120 giorni non rispettato, si aggiungeranno anche i 4 mila euro del Commissario ad Acta che andrà al Comune amministrato dal sindaco Giordano e provvederà a sanare definitivamente l’inottemperanza.
A.Carponi