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RUOTIGATE: I 2 PROCESSI AL VIA A GENNAIO PER SALINARDI E SCAVONE ARRINGHE A NOVEMBRE

Dal gup raffica di rinvii a giudizi, tra le parti offese Scalise e Di Tolla

Sul “Ruotigate”, ovvero in relazione all’inchiesta della Procura del capoluogo lucano sulla «gestione politico-amministrativa del Comune da parte della famiglia Salinardi» che ha visto avvicendarsi, alla carica di sindaco dal 1997 al 2017, vari componenti dello stesso e citato nucleo familiare, il Giudice dell’udienza preliminare di Potenza, Francesco Valente, ha rinviato tutti a giudizio. All’appello, la riserva però non è stata ancora sciolta nel merito, mancano soltanto l’ex sindaco Angelo Salinardi e Gerardo Scavone «”detto Taormina”». Per Salinardi è stata prodotta certificazione medica a giustificazione della mancata possibilità di assistere all’udienza, mentre nel caso di Scavone, l’impossibilità ha riguardato il suo avvocato. Per loro, al momento le loro posizioni sono state stralciate, discussioni dal Gup il 26 novembre. A Ruoti nel 2017, l’elezione a sindaco di Anna Maria Scalise. Scalise, non casualmente per come ricostruito nell’impianto accusatorio, è il primo nominativo dell’elenco delle individuate parti offese nel quale compaiono anche l’attuale primo cittadino Ruoti, Franco Gentilesca, e il Commissario di Polizia Pasquale Di Tolla (all’epoca dei fatti Ispettore in servizio alla Questura di Potenza), «pedinato, molestato e velatamente minacciato», oltre che il Ministero dell’Interno. Scalise, Gentilesca ed il Comune di Ruoti, già ammessi come parti civili. Le indagini della Procura si sono sviluppate su differenti filoni investigativi paralleli, ma gravitanti intorno alla figura di Angelo Salinardi che, per l’accusa, aveva creato un «“sistema”» nel quale, lui, «direttamente o indirettamente», persiguitava le persone che si frapponevano al raggiungimento dei sui obiettivi politici, «fino al punto da mettere in moto nei loro confronti una strutturata “macchina del fango” e costruire a loro carico prove false, accuse pretestuose, meschine diffamazioni». In quell’«indirettamente», figure varie come, all’epoca dei fatti, il Brigadiere capo dei Carabinieri Davide Malatesta, all’epoca dei fatti in servizio presso il Comando Legione Basilicata. O come, stando all’ipotesi accusatoria, l’ex Consigliere regionale e già Dirigente della Provincia di Potenza, nonchè ex capo ufficio stampa dello stesso Ente, Luigi Scaglione. La strategia di gestione e controllo del «sistema Salinardi», come sostenuto dall’accusa dal tessuto politico-amministrativo «si estende a quello economico-imprenditoriale, manifestandosi nello specifico non soltanto attraverso i leciti strumenti di ascesa politica e professionale, bensì di fatto mediante una serie rilevante di atti illeciti consistenti sia nel tenere in piedi una rete relazionale (nella quale sono presenti anche pubblici ufficiali compiacenti) volta a favorire, anche con condotte-reato, i soggetti riconducibili alla schiera del Salinardi (mediante atti di corruzione, depistaggio, favoreggiamento, ecc.), sia nel delegittimare con strumenti illeciti gli avversari ( calunnie, atti persecutori, accessi abusivi a sistemi informatici mediante i predetti pubblici ufficiali) allo scopo di mantenere e con- solidare il potere». L’altro filone investigativo, come da originario “Ruoti Gate”, riguarda le contestate attività corruttive fra private relative all’indotto Fca, ora Stellantis, laddove soggetti inseriti nelle aziende ritenute riconducibili a Salinardi , tra le altre cose, avrebbero pagato utilità varie ai gestori di importanti società appaltatrici di Fca per ottenere commesse e subappalti. Anche in questo caso, il teorema accusatorio è imperniato sulla figura di Angelo Salinardi che, per l’accusa, quale amministratore unico e legale rappresentante della Logistica Meridionale Srl e della Loginord Srl, avrebbe avuto anche la gestione ed il controllo delle altre società citate e «con funzioni di promotore ed organizzatore», al fine di commettere delitti nell’interesse e a vantaggio delle società, avrebbe creato il «sistema illecito» per ottenere, nell’ambito dell’indotto automotive, sub-appalti, commesse e assegna- zioni lavori, tramite corresponsione di utilità quali denaro ed altri benefits. Per i due filoni, si prevede un accorpamento processuale. Le date della prima udienza del processo, sono il prossimo 16 gennaio per il filone principale e 20 gennaio per l’altro.

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