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PIÙ INCIDENTI SULLE STRADE LUCANE MA MENO DECESSI

Nel 2023 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato dall’Istat in circa 130mln di € per la Basilicata

L’ anno 2023 è caratterizzato da una stabilizzazione nella mobilità ri- spetto al 2022, anno nel quale era stato rilevato un netto incremento, in termini di spostamenti registrati, rispetto al periodo delle fasi più acute della pandemia. Sul fronte dell’incidentalità stradale si registra, a livello nazionale, un lieve miglioramento per il numero delle vittime rispetto all’anno precedente (- 3,8%); in controtendenza aumentano incidenti (+0,4%) e feriti (+0,5%), seppur in maniera contenuta. In Basilicata, nel 2023, si sono verificati 968 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 27 persone e il ferimento di altre 1.516. Rispetto al 2022 aumentano il numero degli incidenti (+5,9%) e i feriti (+11,9%), con valori superiori a quelli registrati a livello nazionale, mentre si riduce in modo significativo il numero delle vittime (-41,3%). I dati emergono dallo specifico rapporto regionale sugli incidenti stradali in Basilicata redatto dall’Istituto nazionale di statistica (Istat).

I COSTI SOCIALI

Nel 2023 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 17 miliardi e 700 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (300 euro pro capite) e in circa 130 milioni di euro (242 euro pro capite) per la Basilicata; la regione incide per lo 0,7% sul totale nazionale.

LA BASILICATA E GLI OBIETTIVI EUROPEI

I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, riferiti ai decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale. Per il nuovo decennio di iniziative 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono l’ulteriore dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di benchmark (fissato nel 2019) e il monitoraggio di specifici indicatori di prestazione, Key Performance Indicators (sui temi: infrastrutture, veicoli, infrastrutture stradali, assistenza post-incidente), che l’Italia si prepara a fornire. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Basilicata del 18,6%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2023si registrano variazioni, rispettivamente, di – 43,8% e -26,1%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale si riduce (da 4,2 a 2,8 deceduti ogni 100 incidenti) mentre quello nazionale diminuisce lievemente (da 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel 2010 a 1,8 nel 2023). Nel 2023 si riduce in Basilicata, rispetto al 2010, anche l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale, attestandosi su un valore largamente inferiore alla media Italia (33,3% contro 47,6%). Guardando agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione si conferma inferiore a quello nazionale (37,0% contro 50%). Sempre tra il 2010 e il 2023 l’incidenza di pedoni deceduti è diminuita in Basilicata da10,4% a3,7% mentre nel resto del Paese è aumentata da 15,1% a 16,0%.

I COMPORTAMENTI A RISCHIO E LE PERSONE COINVOLTE

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (60,5%). La tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (244 casi,8 vittime e 415 feriti), seguita dal tamponamento (142 casi, 1 decesso e 273 persone ferite). La tipologia più pericolosa è la frenata improvvisa (20,0 decessi ogni 100 incidenti), seguono lo scontro frontale (12,9decessi ogni 100 incidenti), lo scontro frontale-laterale e l’urto con ostacolo accidentale (rispettivamente 3,3 e 3,1 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano meno rischiosi, con una media di 1,8 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (3,4 decessi). Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la velocità troppo elevata, la guida distratta e il mancato rispetto delle regole di precedenza sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 35% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, l’elevata velocità incide da sola per il 15,1%, mentre la guida distratta per il 12,6% e il mancato rispetto della distanza di sicurezza per il 7,1%. Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 45-64 anni (7,2 per 100mila abitanti) e per quella 30-44 anni (6,2 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano l’85,2%delle vittime e il 63,0% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate l’11,1% dei morti e il 28,2% dei feriti, i pedoni il 3,7%dei deceduti e l’8,8% dei feriti. L’unico pedone rimasto vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età fino a 14 anni mentre il 64,2% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 489,4per la classe di età 15-29 anni, a 384,8 per quella 30-44 anni.

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