BASILICATA IN USURA
TACCO&SPILLO
Che Francesco Cupparo non abbia il physique du role per fare l’assessore e per giunta con la delega importante dello sviluppo economico lo mostra ogni santo giorno
dove la sua inadeguatezza istituzionale brilla come un lumino cimiteriale sulle macerie della povera Basilicata, a partire dal PIL a doppio zero, manco fosse una farina di Francavilla in Sinni, paese dove il forzista esercita anche le sue virtù francescane con cui spesso e volentieri infarcisce i suoi proclami politici, puntualmente disattesi come la burlata d’avere qui Amazon. Ora se a tutto questo aggiungiamo pure un bel rinvio a giudizio, peraltro per una accusa detestabile come la tentata concussione, allora siamo davvero nel surreale della po- litica di questi patrioti. Eppure nonostante il buon lavoro del commissario Antiracket e Antiusura Luigi Gay, dalla CGIA
sappiamo che ci sono ben 844 imprese a rischio usura e dalla Banca d’Italia che nel 2024 l’andamento dei prestiti bancarialle PMI è peggiorato, sino addirittura a registrare una contrazione del 4,2%. Questioni su cui Cupparo continua colpevolmente a fregarsene quanto invece dovrebbe impegnare risorse ed azioni. Canta Renato Zero: “Nel gran mucchio accatastati per l’usura…”