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CAOS AL CSV, PARLANO LE ASSOCIAZIONI: «CHIARIAMO LE PROBLEMATICHE EMERSE»

Sulle presunte irregolarità del processo di voto: «ripristinare la trasparenza»

Era lo scorso mese di ottobre quando su queste colonne abbiamo raccolto il grido di dolore di 30 associazioni del Csv, il Centro servizi di volontariato, che “denunciavano” presunte irregolarità durante le operazioni di voto per il rinnovo delle cariche elettive avvenuto nel mese di luglio e che han- no visto l’elezione a presidente di Giannino Romaniello. Le associazioni hanno presentato un ricorso all’Organo nazionale di controllo e oggi indicono una conferenza stampa per «ristabilire un clima di trasparenza e rispetto delle regole all’interno del Centro di Servizio per il Volontariato Basilicata». «È l’occasione per chiarire le problematiche emerse durante il recente processo elettorale – fanno sapere i presidenti delle associazioni – ma anche per esporre le rispettive posizioni, definire i ruoli e le funzioni degli organi coinvolti, e fare chiarezza su eventuali fraintendimenti o errori di procedura. In un clima di dialogo costruttivo, si auspica che la conferenza stampa rappresenti un momento di confronto per risolvere tutte le controversie. La speranza condivisa è che l’interesse comune verso il volontariato e il benessere delle as- sociazioni prevalga su ogni altra considerazione». Le associazioni hanno chiesto nel loro esposto, la sospensione degli effetti dell’elezione di Romaniello a presidente, evidenziando «gravi irregolarità e violazioni normative». Il ricorso si basa su una serie di atti contestati, alcuni dei quali meriterebbero un’analisi approfondita. Uno dei punti chiave del ricorso riguarda l’esclusione dal diritto di voto di tre associazioni, I Falchi della Lucania, Ce.pri.vil e Movimento Difesa del Cittadino Lucano. Secondo i ricorrenti, questa decisione «è stata presa da una ristretta parte dei soci durante l’assemblea elettiva del 29 luglio 2024, quando la maggior parte dei soci aveva già abbandonato la seduta dopo aver esercitato il proprio diritto di voto. Tale esclusione sarebbe avvenuta senza la debita comunicazione e in contrasto con l’articolo 24 del Codice del Terzo Settore, che riconosce il diritto di voto a tutti i soci iscritti da almeno tre mesi. Inoltre, la riapertura dei termini per la sanatoria delle candidature escluse dalla Commissione Elettorale è stata contestata. Durante l’assemblea del 6 luglio 2024, è stato riportato che tale decisione fosse stata adottata all’unanimità, mentre alcuni soci avrebbero manifestato chiaramente la loro opposizione, senza che queste dichiarazioni fossero incluse nel verbale ufficiale». Irregolarità poi sottolineate anche dal past vicepresidente delCsv, Egidio Ciancio durante un’intervista di Cronache. In quel- l’occasione Ciancio rimarcava come «Il 6 luglio ed il 29 luglio si è consumato l’ennesimo strascico di una situazione ormai in cancrena che negli ultimi sei mesi ci ha visto sol- tanto contrappore un’idea di gestione del CSV completamente diversa da quella poi messa in campo. Alla fine, un Consiglio Direttivo è stato eletto, con tutte le ombre sulla procedura elettorale e sulla conduzione delle due assemblee elettive».

Rosamaria Mollica

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