VIABILITÀ PROVINCIALE, GIORDANO DORME E INSULTA

Da quando è stato riformato il sistema di elezione popolare per il Presidente e i Consiglieri Provinciali, sostituita da un’elezione di secondo livello con elettorato attivo e passivo limitato ai soli sindaci e consiglieri comunali con un complesso sistema di voto ponderato, sono in molti a credere che le province non esistano più. In realtà, le province esistono ancora anche se con competenze limitate rispetto a prima. Una delle competenze rimaste alle province è, appunto, quella della viabilità provinciale. Il sistema viario nazionale, infatti, si distingue in strade statali, provinciali e comunali a seconda degli enti che si devono occupare della loro gestione.

GIORDANO NON LO SA

Ovviamente questo in tutte le province d’Italia tranne che in quella di Potenza. Christian Giordano, pomposamente eletto Presidente in nome della provincia dei 100 comuni, dimentica anche quelle poche competenze che gli sono rimaste. In particolare il Presidente pentastellato, troppo bonariamente mandato dalla guida del Comune di Vietri di Potenza alla Presidenza della Provincia, si dimentica di doversi occupare delle strade che rientrano nella sua giurisdizione. A ricordare a Giordano i suoi doveri è stato il sindaco di Marsicovetere Marco Zipparri che, in una nota ufficiale e istituzionalmente molto garbata, ha invitato il Presidente della Provincia a sistemare la segnaletica della strada che collega il centro del paese con la popolosa frazione di Villa d’Agri. Nel mondo normale, nel corretto rispetto delle proprie funzioni, un Presidente di Provincia richiamato da un sindaco ai propri doveri amministrativi si metterebbe con la coda tra le gambe a chiedere scusa per le proprie mancanze mettendosi immediatamente all’opera per recuperare i ritardi e i disguidi causati dalla propria sciatteria. Non è così nel mondo fatato del Sindaco di Vietri incredibilmente promosso Presidente della Provincia. Nel mondo dell’arroganza istituzionalizzata Giordano, invece di indicare un crono programma di azioni da compiere, si dedica agli insulti nei confronti di Zipparri che invita retoricamente nel palazzo della Provincia per discutere dei ritardi nella programmazione del Piano Operativo Val d’Agri. Ovviamente, come sempre fanno coloro i quali ignorano ogni rispetto istituzionale e ogni regola della buona amministrazione, nella replica di Giordano non c’è traccia né dei motivi del ritardo nell’esecuzione dei lavori sulla viabilità né delle modalità individuate per intervenire. Il Presidente della Provincia si nasconde, come sempre fanno gli incapaci, dietro la scusa degli atavici ritardi che starebbe cercando di risolvere. La colpa della mancata segnaletica sulla strada provinciale Villa d’Agri-Marsiovetere, secondo Giordano è di quelli che amministravano prima la provincia. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensano della questione gli alleati dem di Giordano che rappresentano proprio quelli che governavano prima dei Cinque Stelle.

UN PRESIDENTE INADATTO

La verità, forse difficile da digerire e anche troppo facile da dire, è che Christian Giordano si è dimostrato a tutti gli effetti incapace di affrontare determinate sfide. Qualche settimana fa abbiamo raccontato delle sue pessime performance in merito alla gestione di Apea. Come qualcuno ricorderà Apea è la società in house della Provincia di Potenza, la Regione aveva preparato un piano di salvataggio per realizzare il quale era necessario soltanto che la Provincia di Potenza facesse una fideiussione. Il sonnolento Giordano, dopo averla promessa, ha preferito portare i libri in tribunale incurante del destino dei lavoratori, costringendo la Regione Basilicata ad un piano d’urgenza per evitare licenziamenti collettivi. Nei giorni scorsi, svegliato dal suo torpore sulla viabilità dal Sindaco Zipparri, non ha trovato niente di meglio da fare che attaccare il Sindaco di Marsicovetere senza trovare nessuna soluzione ai legittimi problemi sollevati da un rappresentante del Popolo. Evidentemente Giordano crede che il suo lavoro in Provincia si limiti esclusivamente al recepimento dello stipendio sul suo conto corrente. Un po’ troppo poco per il leader della provincia dei 100 comuni, un po’ troppo per un modesto e troppo ambizioso sindaco di paese, convinto di poter diventare un leader regionale.

Di Massimo Dellapenna