LA BASILICATA SULLA VIA DELLA POVERTÀ
TACCO&SPILLO
Verrebbe da prenderla a ridere, se non fosse per la rassegna d’umana disperazione e di terribile infelicità sociale che si solleva davanti ai nostri occhi e su cui è doveroso quantomeno riconoscere l’opera utilissima di solidarietà e d’aiuto evangelico della Chiesa lucana, ma sta di fatto che è l’ennesima conferma, ammesso che ce ne fosse tristemente bisogno, dell’incapacità di questi patrioti di centrodestra di far funzionare la Basilicata per il verso giusto, a partire proprio dalla giustizia sociale, di cui senza pudore si continuano pure a sciacquare la bocca. Ora lasciamo stare che come suo solito e nel massimo dell’incomprensione funzionale l’unico a gioire sarà stato l’assessore Francesco Cupparo, pensando ad una Basilicata in pieno fervore pauperistico verso il poverello d’Assisi, ma il Rapporto 2024 su povertà ed esclusione sociale della Caritas Italiana, presentato qualche giorno fa, è davvero un colpo allo stomaco per chi predica le magnifiche e progressive sorti della Basilicata e poi si ritrova vicino ai suoi sorrisetti menefreghisti frotte croniche d’assistiti (32,4%) ben più alte del valore d’Italia (25,5%). Canta il grande Fabrizio De Andrè:“Sulla via della povertà…”.