SANITÀ, MAZZATA DEL TAR SUI TETTI DI SPESA
Annullata la delibera di Giunta regionale: «Oscuro» il criterio di assegnazione dei budget
Sanità lucana e budget invalicabile per gli anni 2023 e 2024 per le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate ai cittadini residenti e non in Regione Basilicata: «oscuro» il modo col quale siano stati effettivamente individuati gli importi della tabella allegata al relativo atto approvato l’anno scorso dall’allora Giunta regionale. Con un aggettivo, il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata ha cassato il percorso seguito dall’ex esecutivo Bardi. Negli atti vagliati, l’approvazione finale è del marzo 2023, sono risultati «pianamente carenti» gli elementi che dovrebbero consentire di enucleare con sufficiente chiarezza lo svolgimento dell’iter adottato per l’attribuzione a ciascuna struttura accreditata del tetto individuale. A fare ricorso contro i cosiddetti “tetti di spesa” in questione, la Cerba Healthcare Basilicata Srl. Tra i vari tecnicismi alla base della controversia giuridica, quello relativo al criterio della produzione per premiare le strutture con maggiore operatività, aumentando il budget di spesa delle strutture con un maggiore fatturato e al contempo restringendo quello delle strutture meno impegnate. Percorso articolato da «non immaginare» senza tenere conto del posizionamento di partenza di ciascuna struttura sanitaria, «poiché altrimenti si finirebbe per perdere del tutto il senso stesso della pianificazione, per addivenire ad un sistema di retribuzione delle prestazioni a semplice richiesta da parte della struttura sanitaria interessata». Assenza di un «“punto zero”» e condizioni differenti rispetto all’assegnazione dei budget del 2022 che hanno determinato la produzione del medesimo anno. Alla base del ricorso della Cerba Healthcare Basilicata Srl, il fatto che pur avendo visto crescere il proprio valore della produzione, sia in termini assoluti che relativi, ha subito, stando agli importi costituenti il budget di spesa per gli anni 2023- 2024, un decremento del tetto di spesa. A fronte di ciò, altre strutture, è una delle contestazione, risultano aver ottenuto un incremento di budget in alcuni più che proporzionale, in altri meno, rispetto al dato percentuale dell’aumento della produzione nel 2022. L’analisi degli atti non ha fornito risposte. Per il Tar il parametro concretamente utilizzato per la redazione della ripetuta “tabella” inerente al budget invalicabile per gli anni 2023 e 2024 per le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate ai cittadini residenti e non in Regione Basilicata, «continua a restare imprecisato». Per questi e altri motivi, ricorso accolto e atto giuntale annullato con espressa salvezza di nuova effusione provvedimentale delle Amministrazioni intimate, ovvero Regione e a cascata Asp e Asm
Di A.Carponi