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CRISI IDRICA, L’ANALISI DI RAMUNNO E ARANEO

Ospiti di Leporace il dg dell’Arpab e la consigliera del M5S: due visioni contrapposte

La nuova puntata di “Oltre il giardino” il talk di approfondimento condotto da Paride Leporace in onda sul canale 68 di Cronache Tv, parte con un argomento che preoccupa fortemente 140 mila lucani: la crisi idrica che sta colpendo 29 comuni della Basilicata. In studio Donato Ramunno dg di Arpab e Alessia Araneo consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. Entrambi hanno affrontato il tema della gestione dell’emergenza e delle possibili soluzioni. Tra le proposte avanzate, spicca l’uso dell’acqua del fiume Basento, un corso d’acqua che, seppur abbondante, richiede un processo di potabilizzazione per poter essere utilizzato per il consumo umano. Tuttavia, ci sono dei forti dubbi sulla qualità dell’acqua, e la sua sicurezza per uso domestico è ancora un punto controverso. La potabilizzazione richiederebbe impianti costosi e processi complessi, che potrebbero non essere sufficientemente efficienti o sicuri per garantire la qualità dell’acqua a livello domestico. In tal senso, sono emerse critiche nei confronti del governo regionale, accusato di non aver gestito adeguatamente la crisi climatica e idrica. L’assenza di interventi mirati per la manutenzione delle infrastrutture idriche e la gestione delle risorse sono state evidenziate come gravi carenze politiche. Alessia Araneo ha sottolineato come, nonostante le risorse naturali della Basilicata, le politiche di gestione non siano mai state sufficienti a fronteggiare una crisi di tale portata, lasciando la regione vulnerabile a fenomeni climatici estremi come la siccità. Sul piano tecnico, le analisi delle acque e i processi di potabilizzazione sono stati al centro della discussione. Donato Ramunno ha spiegato che la qualità dell’acqua del Basento, come di altri corsi d’acqua, è monitorata costantemente dall’ARPAB. Tuttavia, per renderla potabile, è necessario un processo complesso che include diversi passaggi di purificazione. La sicurezza dell’acqua per uso domestico dipende dalla qualità delle acque di partenza e dalla capacità degli impianti di trattamento. Il governo regionale, infatti, dovrà affrontare l’adozione di tecnologie più avanzate e garantire che ogni processo rispetti gli standard sanitari previsti. In questo scenario, la scienza gioca un ruolo fondamentale. La fiducia nel metodo scientifico e nei dati trasparenti è vista come un elemento imprescindibile per garantire che la gestione delle risorse idriche sia basata su prove concrete. Le istituzioni devono coinvolgere la comunità scientifica per affrontare la crisi idrica in modo responsabile e informato. Il monitoraggio continuo della qualità dell’acqua e l’adozione di tecniche avanzate di potabilizzazione sono essenziali per garantire un futuro sicuro per i lucani. Dalla discussione emerge che la crisi idrica in Basilicata non può essere risolta senza un impegno collettivo. Le istituzioni regionali devono fare uno sforzo maggiore in termini di trasparenza e partecipazione democratica, coinvolgendo i cittadini e le comunità locali in ogni fase del processo decisionale. La puntata va avanti passando alla politica locale. Si parla della città di Potenza e del confronto tra l’Amministrazione Guarente e quella di Telesca, ma non solo, i due consiglieri comunali uno di maggioranza Giampiero Iudicello di Basilicata Casa Comune e uno di opposizione Massimiliano Di Noia di Noi moderati hanno discusso con Leporace anche di politica nazionale e della crisi idrica. Infine arrivano in studio Vincenzo Tramutola direttore della comunicazione dell’evento Visioni verticali e Attilio Giuliani direttore eventi speciali dell’iniziativa.

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