MOVIMENTO 5 VOTI
TACCO&SPILLO
Sapevamo già della solubilità elettorale dei 5S, ma non pensavamo che si sciogliessero facilmente in un bicchier d’acqua, come quando l’effervescenza d’una Alka seltzer agonizza lentamente fino al silenzio digestivo. Ora a buttar l’occhio nelle elezioni regionali, prima della Liguria e poi dell’Emilia Romagna e dell’Umbria si scopre davvero l’indicibile pentastellato e cioè che il bottino elettorale ottenuto vale solo tre miseri consiglieri e per giunta mai con il superamento del 5% che pure si potrebbe assegnare alle evanescenze personali. Così viene da ridere che la rassegna di veti e sproloqui moralistici che i pentastellati indirizzano ai partner di coalizione abbia fruttato nulla o poco meno che dell’insignificanza politica, visti peraltro i risultati ottenuti e che ormai in pieno bailamme rifondativo dovrebbero suggerire oltre ad un radicale cambio di passo, anche una nuova denominazione, magari in Movimento 5 voti. La lezione può essere utile anche da queste parti dove i facinorosi grillini lucani della prima ora si sono d’un tratto invaghiti delle lusinghe del potere e naturalmente degli annessi privilegi come i casi di Bennardi e di Giordano mostrano. Canta Fabri Fibra:“Voti persi, persi…”