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STELLANTIS, CALO IMMATRICOLAZIONI IN EUROPA A MELFI SCIOPERO A OLTRANZA IN 2 AZIENDE

Mentre sul mercato europeo il gruppo perde quota, nell’indotto lucano i lavoratori Teknoservice Srl e Logitek incrociano le braccia

Melfi osserva, ma ancora non buone notizie per Stellantis. Il gruppo automobilistico Stellantis nel mese di ottobre ha registrato 150.346 immatricolazioni in Europa, in calo del 16,7% rispetto allo stesso mese di un anno fa, con la quota di mercato scesa al 14,4% dal 17,4% di ottobre 2023. Sono questi i dati ufficiali indicati da Acea che ha specificato come dall’inizio dell’anno le immatricolazioni europee di Stellantis sono state 1.700.846, in calo del 7,1% rispetto ai primi 10 mesi del 2023, con la quota di mercato scesa al 15,7% dal 17,1% di un an- no prima. Per il resto, nel mese di ottobre il mercato auto in Europa è rimasto pressochè stabile rispetto a un anno fa. Il mese scorso sono state immatricolate 1.041.672 auto, segnando un +0,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Da inizio anno le auto immatricolate sono state 10.821.299, con un +0,9% su base annua. Le auto Bev (100% elettriche) immatricolate a ottobre sono state 169.525, in rialzo del 6,9% su anno. Da inizio anno, tuttavia, queste vetture mostrano un calo dell’1,7% a 1.602.711 unità. Per cui, in sintesi, nell’ottobre 2024 , le vendite di auto a benzina sono diminuite complessivamente del 6,8%. La Francia ha registrato il calo più ripido, con immatricolazioni in calo del 32,7%, seguita dall’Italia con un calo del 10,1%. Le auto a benzina ora rappresentano il 30,8% del mercato, in calo rispetto al 33,4% nello stesso mese dell’anno scorso. Il mercato delle auto diesel è sceso del 7,6%, con una quota di mercato del 10,9% lo scorso ottobre. Nel complesso, sono state osservate diminuzioni in quasi due terzi dei mercati dell’Ue. Per quanto riguarda la Basilicata, ricordando che il Tavolo ministeriale si aggiornerà il prossimo dicembre, a seguito dello stato di agitazione proclamato il 12 novembre e «delle notizie ricevute circa le risposte evasive a riguardo delle incertezze sul futuro occupazionale dei dipendenti della Teknoservice e Logitek», i lavoratori con le Rsa hanno deciso, ieri, «di incrociare le braccia sin dal primo turno avviando uno scio- pero ad oltranza fino a quando non avranno risposte certe sul loro futuro». A comunicarlo, il segreta- rio regionale Uil trasporti Basilicata, Antonio Cefola. «Il contratto di lavoro con Trasnova che collabora con Stellantis da decenni scade a dicembre – ha spiegato il sindacalista -, ma attualmente non ci sono garanzie sul futuro per i lavoratori e nessun impegno è stato preso nell’incontro di ieri con i vertici di Stellantis che continuano a rinviare decisioni con ulteriori appuntamenti. La politica di riduzione dei costi non può impattare negativamente sui livelli occupazionali. I lavoratori oggi scioperano per il loro futuro e per avere conferme che la collaborazione possa proseguire senza intoppi. Le attività di spedizione sono quindi ferme, con le bisarche impossibilitate a caricare le vetture». «I lavoratori – ha concluso il segretario regionale Uil trasporti Basilicata, Antonio Cefola – sono pronti a intraprendere azioni più incisive per denunciare la loro condizione di incertezza. L’auspicio è che la mobilitazione venga colta da Stellantis, affinché si garantiscano i livelli occupazionali e un servizio di alta qualità, in linea con le aspettative dell’azienda». Il quadro complessi- vo continua ad essere di tipo pessimistico. La congiuntura economica regionale, anche nei primi sei mesi dell’anno in corso, è stata condizionata dall’andamento negativo dell’industria, che ha risentito del forte calo della fabbricazione di autoveicoli. Nella prima parte del 2024 l’andamento dell’attività del settore industriale lucano è risultato negativo, risentendo in particolare delle criticità del comparto automobilistico. Per il comparto autoveicoli si è confermato il forte calo dei livelli produttivi che aveva già caratterizzato la seconda parte dello scorso anno. Nel primo semestre del 2024 la produzione di auto è stata inferiore del 58 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023; al calo della produzione si è associata una riduzione delle vendite di auto sia in Italia sia all’estero. Le prospettive del comparto rimangono legate in regione all’avvio delle nuove produzioni dello stabilimento di auto di Melfi e potrebbero essere condizionate dalla bassa domanda dei modelli elettrici, frenata dai prezzi al momento ancora elevati e dalla carenza di un’adeguata infrastruttura di ricarica.

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